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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

La giunta Corti toppa anche col Natale: ecco tutti i "pacchi" tirati ai desiani, albero compreso.

L'albero di Natale con le luminarie spente Natale è tempo di regali. Pacchi, pacchettini, carte colorate e nastrini festosi. Anche l'amministrazione comunale ha pensato ai desiani, con pacchi di tipo diverso. Ve ne raccontiamo cinque. Potrebbero essere di più, ma a Natale siamo tutti più buoni. PACCO UNO. Inizialmente avrebbe dovuto essere attiva da sabato scorso, 17 dicembre, ma la sua apertura è stata posticipata di tre giorni, a martedì 20, per " consentire il miglior svolgimento possibile del tradizionale scambio di auguri con le associazioni di volontariato ", ha detto l'assessore Giorgio Gerosa in consiglio comunale, come se non avesse saputo prima che l'annunciata pista del ghiaccio in piazza Conciliazione avrebbe occupato buona parte della superficie della piazza stessa. Errori in buona fede, forse dovuti all'inesperienza, corretti solo dopo che le associazioni hanno fatto sentire la loro voce, evidenziando il problema, obbligando di fatt

Sportello anti-stalking, il PD a Desio non lo vuole. Bocciata la proposta della Lega Nord

Come sempre, le posizioni della Lega Nord vengono definite "ignobili". Con classe ed eleganza, è questo il termine che il Partito Democratico di Desio ha scelto per commentare la posizione del Carroccio che, nel consiglio comunale di giovedì scorso, non ha preso parte alla votazione sull'ordine del giorno riguardante il femminicidio.  La Lega Nord, come rimarcato durante la discussione in aula, ha analizzato con attenzione il documento presentato dalla consigliere Luisa Ricchiuti, sorella della ben più nota senatrice. Un minestrone, un insieme di punti, il più delle volte condivisibili, ma un insieme di affermazioni e di buoni propositi che di fatto, però, non servono a contrastare il problema.  Tra le considerazioni varie, viene citata anche la Convenzione di Istanbul, alla quale anche la Lega Nord in Parlamento ha espresso parere positivo per rimarcare che su questi argomenti, non dovrebbero esserci barriere politiche che tengano e si possono trovare conver

In Lombardia il consiglio regionale che costa meno conferma la virtuosità della nostra Regione

Si parla spesso di costi della politica e della loro riduzione. Anche in questo ambito, la Lombardia si dimostra attiva non solo a parole ma che nei fatti. A spiegare le iniziative messe in campo è Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del consiglio regionale, ed esponente della Lega Nord: " In Lombardia i costi della politica li abbiamo diminuiti davvero: in 2 anni abbiamo risparmiato 2 milioni e mezzo di euro, mente nelle istituzioni dello stato centrale continuano a sperperare soldi pubblici ". Questa mattina il consiglio regionale ha approvato il  bilancio di previsione per il proprio funzionamento, di cui Cecchetti è il relatore. I risparmi effettuati hanno permesso, tra le altre cose, uno stanziamento di 507 mila e 500 euro per i tirocini formativi e le borse di studio. "U n risultato importante che dara'  un'opportunita' a tanti giovani lombardi ", è il suo commento. Infine, l'indice pro capite sui costi della politica. Il consiglio

Catalunya: Madrid impedisce il referendum sull'indipendenza

" Sono gli ultimi colpi del sistema che tenta di bloccare con la forza le vie della democrazia. Hanno paura, ma perderanno, perché ormai in tutto il mondo l’onda dei popoli si è messa in movimento ". Così il Vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) sulla decisione della corte costituzionale spagnola che ha sospeso in forma cautelare le risoluzioni adottate in ottobre dal parlamento regionale di Barcellona sulla convocazione nel 2017 di un referendum sull'indipendenza della Catalogna. " In questo modo Madrid – ha aggiunto Cecchetti – obbedisce agli ordini di Bruxelles che vede come il fumo negli occhi l’avanzata dei movimenti che si battono per l’autonomia dei loro territori. La Ue non li tollera perché sa che concedere troppi spazi alle comunità regionali vuol dire ammettere la sconfitta e il disastro che hanno provocato le istituzioni comunitarie con i loro dogmi e le loro minacce in questo ultimo decennio, che ci lascia buona

Flash mob e girotondi? Aleppo si è liberata con l'intervento russo

Esprimiamo tutto il nostro cordoglio per le vittime della guerra civile in corso in Siria. Al contempo però non possiamo fare a meno di ricordare che la liberazione di Aleppo da parte dell'esercito di Damasco, con il solo supporto di alcuni contingenti militari russi, rappresenta un'importante vittoria contro il terrorismo islamico e contro i macellai nerovestiti di al-Baghdadi, distruttori di popoli e culture. Una guerra purtroppo comporta sempre vittime innocenti, come abbiamo del resto dovuto recentemente constatare nelle tristi occasioni delle stragi di Parigi e Nizza e, in generale, in seguito ad ogni attentato legato al terrorismo islamico. Il legittimo Presidente siriano al-Assad e il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin stanno conducendo da soli una battaglia serrata contro ISIS. E la stanno vincendo, nonostante l'ipocrisia buonista dei finti pacifisti nostrani che, fra un flash-mob danzante e l'altro, trovano anche il tempo per criticare c

Da fiore all'occhiello a vergogna cittadina: in Villa Tittoni cantato l'inno alla Mafia

Può essere definito, senza troppi giri di parole, come un inno alla mafia . No, non stiamo esagerando: è davvero così. Avanti chi ci sappia suggerire una maniera diversa per identificare quello che è stato un vero e proprio elogio ad uno stile di vita che da elogiare ha davvero ben poco: accettiamo suggerimenti. L'esibizione andata in scena lo scorso 2 settembre, di cui apprendiamo in questi giorni tramite un video comparso su Youtube , è qualcosa di davvero imbarazzante, soprattutto per una città come Desio . Guardate voi stessi. Loro si chiamano Dark polo gang , e sono un collettivo romano formato da quattro ragazzi, che hanno trovato spazio nel cartellone artistico delle serate del Parco Tittoni , inserito nell'ambito del progetto di Parco delle Culture promosso dall'amministrazione comunale. Anche se in questo caso di culturale, ci permettiamo di dirlo, c'è davvero poco. Anzi, di più. Se in Villa Tittoni sono permessi questi spettacoli, allora non è

«L'inno alla mafia di Villa Tittoni Uno schiaffo alla città della legalità». L'articolo de "Il Giorno"

Le intemperanze sul palco della Dark Polo Gang: il video su YouTube. Articolo da "Il Giorno", di domenica 18 dicembre 2016. UN VERO e proprio inno alla mafia. Alla sua ideologia Ai suoi valori. Ai suoi usi e costumi. Suonato e cantato a squarciagola, di fronte a un giovane pubblico in visibilio, davanti al gioiello storico e architettonico della città. QUELLA città che - uscita massacrata dalle operazioni contro la malavita organizzata di qualche tempo fa - sta cercando da qualche anno con grande vigore, con la nuova amministrazione di centrosinistra, di scacciare quelle ombre, quel malaffare. E anche quei simboli. Possibile, dunque, che sia successo un «epic fail», un errore, una svista così pacchiana, di questo tenore? Possibile. E successo il 2 settembre, durante un concerto tenutosi a Parco Tittoni, la kermesse promossa da diversi anni dalla Cooperativa Mondovisione su incarico e con la stretta collaborazione del Comune di Desio, nell'ambito del progett

Ed ora pronti al referendum per l'unica riforma che serve alla Lombardia: l'autonomia

Vince il No, anche a Desio e in tutta la Lombardia. Ed è proprio la Lombardia ad essere in qualche modo la vera sorpresa di questo referendum. Tutti sondaggi, infatti, la davano come una delle poche regioni in cui avrebbero vinto i SI, ma dalle urne è uscito un risultato nettamente diverso, con la vittoria schiacciante dei NO. Del resto, l'attività politica della Lega Nord e di altre forze politiche e culturali di stampo autonomista, confermano come la Lombardia sia una autonomista, che mal sopporta la presenza ingombrante dello stato centrale. Linea confermata anche il capogruppo del PD in consiglio regionale, che si è schierato contro la riforma proprio perchè avrebbe tolto molta autonomia alla nostra regione. Cultura, "lombardista", evidentemente diffusa non solo nei movimenti autonomisti ma assolutamente trasversale. Il risultato politico che interessa a noi però è diverso, e lo vediamo nelle immediate conseguenze che ha avuto l'esito referendario. Renzi

Regolamento di contabilità: i comuni (virtuosi) obbligati a copiare dallo stato sprecone

Un regolamento dettato dallo stato centrale che ogni comune deve obbligatoriamente adottare, con dei margini di autonomia veramente limitati. Un regolamento che, per come è stato proposto dalla giunta, svilisce ed umilia il consiglio comunale. E' questo, in estrema sintesi, il significato che ha il regolamento di contabilità approvato dal consiglio comunale di Desio giovedì scorso. Il documento, che conta ben 107 articoli, è lo strumento che detta tempi e modalità di approvazione del bilancio e di tutti i documenti e gli atti che riguardano la programmazione economica del comune. Dispiace che la maggioranza dei consiglieri comunali accettino di vedere così svilito ed umiliato il proprio ruolo, accettando di togliere al parlamentino locale dei momenti importanti. Il Documento Unico di Programmazione, documento portante dell'attività amministrativa, e le variazioni di bilancio, non saranno più presentate in consiglio comunale, ma saranno inviate via posta elettroni

Anche a Desio vince il NO. Rottamati Renzi e Corti

Anche a Desio, così come in tutte le province della Lombardia ed in Brianza, al referendum costituzionale di ieri ha vinto il No. Una pessima riforma, che avrebbe cambiato in peggio è stata bocciata sonoramente anche dai desiani. Alla fine, con tutti i seggi scrutinati, i NO sono stati 13.898, mentre i SI hanno raccolto 9.588 preferenze. Le schede bianche sono state 40, mentre le nulle 150. L'affluenza, molto alta: il 74,86% dei desiani sono andati alle urne. Desio ha scelto di rottamare Renzi, ma anche il sindaco Corti che si era espresso, insieme a parte del PD locale, a sostegno del SI. Adesso Corti, oltre ad essere stato snobbato dai desiani che hanno preferito votare per il NO, dovrà anche fare i conti con la sua maggioranza che esce divisa e spaccata dal referendum. La potente ed influente senatrice Lucrezia Ricchiuti, insieme alla sorella che siede sui banchi del consiglio comunale, ha sostenuto il No. Con lei, anche il presidente del consiglio comunale Rocco Cicc