Passa ai contenuti principali

La giunta Corti toppa anche col Natale: ecco tutti i "pacchi" tirati ai desiani, albero compreso.

L'albero di Natale con le luminarie spente


Natale è tempo di regali. Pacchi, pacchettini, carte colorate e nastrini festosi. Anche l'amministrazione comunale ha pensato ai desiani, con pacchi di tipo diverso. Ve ne raccontiamo cinque. Potrebbero essere di più, ma a Natale siamo tutti più buoni.

PACCO UNO. Inizialmente avrebbe dovuto essere attiva da sabato scorso, 17 dicembre, ma la sua apertura è stata posticipata di tre giorni, a martedì 20, per "consentire il miglior svolgimento possibile del tradizionale scambio di auguri con le associazioni di volontariato", ha detto l'assessore Giorgio Gerosa in consiglio comunale, come se non avesse saputo prima che l'annunciata pista del ghiaccio in piazza Conciliazione avrebbe occupato buona parte della superficie della piazza stessa. Errori in buona fede, forse dovuti all'inesperienza, corretti solo dopo che le associazioni hanno fatto sentire la loro voce, evidenziando il problema, obbligando di fatto l'amministrazione comunale a cambiare il programma. Eppure il lancio della pista era stato fatto in pompa magna, pubblicizzandola anche su Facebook tramite una pagina dedicata, che ad un certo punto è stata rimossa. Chissà come mai. Forse, dicono alcuni bene informati, per cercare di mascherare e nascondere tutti i problemi organizzativi che hanno rischiato addirittura di far saltare tutto. Quella che sembrava un'organizzazione perfetta, si è rivelata davvero pasticciata. E alla fine, si è dovuto ripiegare su una pista di ghiaccio "sintetico" per non rimanere a bocca asciutta. Insomma, un vero tarocco, che alla fine, è stato nuovamente posticipato con l'inaugurazione avvenuta oggi pomeriggio, 22 dicembre. Meglio tardi che mai, ma che pasticcio.

La pista allestita con giorni di ritardo  in ghiaccio (sintetico)


PACCO DUE. E cosa dire dell'albero di natale? Portato in piazza venerdì 2 dicembre, fino a lunedì 12 è rimasto addirittura senza addobbi. Completamente spoglio, con le luci che hanno iniziato a funzionare solo dopo altri giorni di attesa da quando sono state montate sui rami dell'abete. Accese da venerdì scorso, già domenica erano ancora spente. Un altro pasticcio di cui si è parlato molto in città, sui social, per le strade ed in consiglio comunale, con i consiglieri del Carroccio che hanno mostrato un filo di luci a margine della seduta, per sottolineare la bruttissima figura dell'amministrazione. 

Consiglieri leghisti mostrano un filo di luci in aula a margine della seduta


PACCO TRE. Ed è sempre di domenica scorsa un'altra polemica, quella sulla mancata chiusura al traffico di via Garibaldi. Negozi aperti, iniziative, shopping, ed auto che sfrecciavano nella strada principale del centro. Altra prova di come gli appuntamenti del Natale siano stati gestiti e coordinati davvero male dall'amministrazione. Il colpo di scena è arrivato nel tardo pomeriggio, quando un gruppo di persona ha improvvisato un blocco della strada con un flsh-mob a favore della popolazione di Aleppo. La curiosità è che questo gruppo di persone era composto dalla lista civica "La sinistra per Desio", che sostiene il sindaco Roberto Corti ed è rappresentata sia in consiglio comunale che in giunta. Ad animare la manifestazione c'era anche il consigliere comunale che rappresenta il gruppo: non ha risparmiato, pubblicamente, frecciatine pesanti nei confronti dei suoi "compagni" di amministrazione. Polemica anche un'altra aderente alla lista, che sul proprio profilo Facebook ha scritto che "Per 10 minuti anche a Desio,come ovunque, il centro è stato pedonale", riferendosi quasi certamente alla loro iniziativa che ha bloccato la circolazione per pochi minuti. Una piccola polemica, questa, che segnala come tra i banchi della maggioranza che (s)governa Desio, non tutto sia rose e fiori. Anzi.

Il flash mob che ha bloccato il traffico


PACCO QUATTRO. E in tanti, hanno anche storto il naso per avere "castigato" la capanna del Presepe dietro alla statua, nascosta alla vista dei più. Qui però, non si tratta di flash-mob, luci di Natale, alberi, capanne o piste di ghiaccio sintetico o no che sia. Un'amministrazione che non riesce nemmeno a programmare e gestire le iniziative del periodo natalizio, dimostra di non essere in grado di governare la città in questo periodo. Figuriamoci nel resto dell'anno. 

PACCO CINQUE. Ed era proprio entro la fine del 2016 che nelle intenzioni del sindaco c'era anche quella di rimuovere i binari del tram. Lo ha detto diverse volte, come conferma anche il comunicato stampa riportato qui sotto, preso direttamente dal sito del Comune. Promessa non mantenuta, altro pacco per i desiani. Questi bastano. Come detto all'inizio, in questo periodo siamo tutti più buoni.






Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

Seregno, pisinca gratuita ad agosto per gli under 14. Perchè a Desio no?

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.