Passa ai contenuti principali

Catalunya: Madrid impedisce il referendum sull'indipendenza



"Sono gli ultimi colpi del sistema che tenta di bloccare con la forza le vie della democrazia. Hanno paura, ma perderanno, perché ormai in tutto il mondo l’onda dei popoli si è messa in movimento". Così il Vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) sulla decisione della corte costituzionale spagnola che ha sospeso in forma cautelare le risoluzioni adottate in ottobre dal parlamento regionale di Barcellona sulla convocazione nel 2017 di un referendum sull'indipendenza della Catalogna.
"In questo modo Madrid – ha aggiunto Cecchetti – obbedisce agli ordini di Bruxelles che vede come il fumo negli occhi l’avanzata dei movimenti che si battono per l’autonomia dei loro territori. La Ue non li tollera perché sa che concedere troppi spazi alle comunità regionali vuol dire ammettere la sconfitta e il disastro che hanno provocato le istituzioni comunitarie con i loro dogmi e le loro minacce in questo ultimo decennio, che ci lascia buona parte del Vecchio Continente sempre più povera. Ma Madrid non vincerà. L’onda catalana è troppo forte e presto si rinsalderà con tutte le altre onde che stanno per abbattersi su Bruxelles per reclamare libertà e autodeterminazione”.
In primavera toccherà anche alla Lombardia ed al Veneto votare i referendum sull'autonomia. Immaginiamo che Roma utilizzerà ogni mezzo a propria disposizione per boicottare e far saltare queste consultazioni. Ma immaginiamo che anche questa volta i popoli saranno pronti a non chinare il capo contro uno stato centrale sempre più lontano dagli interessi dei cittadini, ma sempre più amico dei poteri forti e della grande finanza europea".

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

Seregno, pisinca gratuita ad agosto per gli under 14. Perchè a Desio no?

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.