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Questo consiglio comunale non s'ha da fare, Corti nega la convocazione e la discussione

La richiesta di convocazione del consiglio comunale avanzata dai gruppi consiliari di opposizione, di cui vi abbiamo parlato in questo post, è stata respinta.



L'amministrazione comunale, in una nota di giovedì scorso inviata via PEC ai consiglieri comunali, ha comunicato che la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario presentata da tutta l'opposizione per venire a conoscenza dei dettagli circa la visita della Guardia di Finanza in Comune è stata declinata. A dare questa comunicazione è stata la dottoressa Nicolina Basta, segretario generale del Comune di Desio. Ci hanno messo dieci giorni per rispondere.

Il problema da porsi non riguarda certo la valutazione di legittimità della richiesta della Dottoressa Basta: il suo parere è stato di natura puramente tecnica. A lasciare perplessi è la decisione politica, intrinseca ed implicita, che denota in modo inequivocabile la volontà dell'amministrazione di non informare i consiglieri comunali, e quindi tutti i cittadini desiani, circa un avvenimento grave e importante come quello della requisizione di alcuni atti da parte della Guardia di Finanza.

La mancanza di trasparenza riguardo questa vicenda è davvero molto preoccupante e gradiremmo che l'amministrazione, da sempre in prima linea, almeno a parole, per quanto concerne legalità e trasparenza, togliesse questo alone di mistero decidendo di confrontarsi apertamente e pubblicamente con tutti i consiglieri comunali. Ad occuparsi di trasparenza e legalità in Municipio è direttamente il sindaco Roberto Corti (PD), che tra le sue deleghe ha anche queste, come si può verificare direttamente dal sito del comune e che riportiamo qui in basso.


Nessuno pretende di conoscere ciò che è riservato e coperto dai segreti di indagine. Dopotutto, è stato lo stesso sindaco ad affermare alla stampa locale che la Finanza sia stata in Comune, abbia prelevato atti che si possono consultare dal sito e che ci siano indagini in corso. Venga in consiglio comunale a riferire ufficialmente e spiegare come stanno le cose, senza filtri e direttamente dalla sua voce. Negare questa possibilità fa pensare che si voglia sottrarre ad un dibattito su questo argomento, lasciando il campo aperto a qualunque supposizione o ricostruzione. Un po' di chiarezza, in questi casi, è invece necessaria. 

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