Passa ai contenuti principali

Regione Lombardia contro il taglio del trasporto pubblico locale in Brianza



Ieri è stata approvata in Consiglio Regionale una mozione bipartisan, nata da due documenti presentati dalla Lega Nord e dal Partito Democratico,  relativa ai tagli del trasporto pubblico locale. In particolare il riferimento era quello alla paventata soppressione delle linee Z225 (Sesto SG– Cinisello - Nova Milanese) e Z227 (Monza Ospedale-Lissone-Muggiò-Cinisello-Sesto SG). 
La causa dei tagli delle linee non è imputabile alla Regione bensì al Governo, che ha svuotato a tal punto le casse delle Province, da rendere quasi impossibile l’approvazione dei bilanci. Per questo crediamo le risorse vadano chieste a chi ha creato questa situazione, anche valutando la possibilità, per nulla remota, di mettere in mora lo Stato italiano. Ed è proprio questo il senso della mozione approvata, che chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo affinché vengano riassegnate le risorse per permettere il regolare svolgimento dei servizi di TPL sul nostro territorio e scongiurare qualsiasi taglio alle linee. È altresì necessario fare in modo che l’Agenzia di TPL Milano, Monza, Pavia e Lodi possa effettuare le gare per l’affidamento dei servizi di linea, potendo contare su fondi adeguati per il mantenimento degli attuali livelli di offerta agli utenti.
Dopo un'animata discussione, si è comunque riusciti ad arrivare all'approvazione di un documento comune che mettesse d'accordo la maggioranza e l'opposizione. Un bel segnale, a dimostrazione che in casi come questo, si può raggiungere un'intesa comune. Domani pomeriggio anche il consiglio provinciale di Monza e Brianza sarà chiamato ad esprimersi su questo argomento. Ed è proprio la richiesta di messa in mora nei confronti dello stato il tema più importante: è lo stato che ha tolto risorse alle province mettendole in ginocchio. Ed è proprio lo stato a dover risolvere la situazione, riassegnando le risorse tolte.

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

Seregno, pisinca gratuita ad agosto per gli under 14. Perchè a Desio no?

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.