Passa ai contenuti principali

Identità locale: la maggioranza in stato confusionale sembra una scenetta del Benny Hill Show

Panorama - Anni 10 del '900

Benny Hill, il celebre comico inglese, in una delle sue scenette più famose, interpreta un cameriere che serve del vino ad un cliente che, mentre lo sorseggia, indica con una smorfia che la bevanda non è di suo gradimento. Hill allora si allontana con la bottiglia e ne scolla l'etichetta, sostituendola con una diversa per poi tornare dal cliente che, credendo di bere un vino diverso, dimostra di gradirlo.

Una scena molto simile è stata vissuta nel consiglio comunale di giovedì sera, quando la maggioranza di centrosinistra ha dichiarato che avrebbe bocciato l'ordine del giorno presentato dalla Lega Nord sulla valorizzazione e tutela della cultura locale. Vi spieghiamo il perchè.

Tra le richieste leghiste avanzate ed illustrate nel corso del dibattito, c'era quella di 
  • "istituire corsi di parlata locale nelle scuole, che comprendano anche momenti di formazione sugli usi, costumi e tradizioni locali, oltre che sul patrimonio storico ed architettonico della città"; 
ma non solo. Veniva chiesto di completare l'installazione dei cartelli stradali con la dicitura "Dés" agli ingressi della città, e anche di:
  • "procedere ad un'attività di recupero della memoria, attraverso la registrazione delle testimonianze sugli usi, costumi e tradizioni locali da realizzarsi grazie a stage formativi, provvedendo poi ad un'opera di digitalizzazione dei contenuti delle medesime, rendendole infine fruibili a tutti".
Gli esponenti della maggioranza di centrosinistra non hanno gradito le proposte, dicendosi contrari. Per bocca dell'assessore alla Cultura e del presidente della commissione Cultura, hanno lamentato il fatto che la Lega abbia presentato le sue proposte direttamente in consiglio comunale. Ma, tuttavia, quale luogo più adatto del consiglio comunale ha una forza politica per presentare delle proposte e portare avanti battaglie politiche? E' evidente che all'interno della maggioranza, questo documento del Carroccio abbia provocato pesanti mugugni e mal di pancia interni, creando confusione e caos. Infatti, sempre nel corso della seduta, dopo avere annunciato di voler bocciare l'ordine del giorno leghista, la maggioranza ne ha presentato uno proprio sullo stesso argomento. Con delle premesse differenti, ma richieste che sono praticamente identiche. Eccole, e giudicate voi lettori:
  • "stimolare presso le dirigenze scolastiche l'avvio di progetti formativi sugli usi, costumi e tradizioni locali, oltre che sul patrimoni storico ed architettonico della città, prevedendo l'eventuale collaborazione con associazioni culturali del territorio e con la cittadinanza stessa"
  • "considerare l'avvio di un'attività di recupero della memoria, attraverso la registrazione delle testimonianze sugli usi, costumi e tradizioni locali, provvedendo poi ad un'opera di catalogazione e digitalizzazione dei contenuti delle medesime, rendendoli infine fruibili a tutti".

Come avrete avuto modo di constatare, le richieste sono davvero molto, molto simili. Per non dire identiche. Questa maggioranza è in stato confusionale: non vuole accogliere alcune proposte presentate dalla Lega Nord, ma poi presenta un documento in cui lei stessa avanza proposte identiche. Roba da matti.
E pensare che dal 7 ottobre, data in cui è stato protocollato l'ordine del giorno della Lega Nord, e fino a giovedì scorso, sia l'assessore alla Cultura che il Presidente della stessa commissione, ma anche i capogruppo di maggioranza, avrebbero avuto diverse occasioni utili per manifestare la propria disponibilità a discutere e trovare un accordo su questo argomento ma, evidentemente, ha prevalso la logica dello scontro. Alla fine la Lega Nord, correttamente e dimostrando maturità, ha ritrato il proprio documento e si è detta disponibile a portare la questione in commissione Cultura, dove si vedrà chi davvero è disposto a portare avanti questa richiesta e chi no.

Quella sull'identità locale di Desio è una battaglia politica che la Lega Nord intende portare avanti e sulla quale è disponibile a dialogare e confrontarsi con le altre forze presenti dentro e fuori il consiglio comunale, ma serve che dall'altra parte ci sia davvero la stessa volontà di farlo.  Trovare dei punti di accordo anche tra forze politiche diverse è un segnale di maturità, ma per poterlo fare occorre avere una volontà politica che con l'atteggiamento di giovedì sera, questa maggioranza ha dimostrato di non avere.
Anzi, ripensando alla scenetta di Benny Hill, di cui vi abbiamo accennato ad inizio post, abbiamo pensato di riproporvela. Hanno detto che il documento presentato dalla Lega faceva ridere, ma a noi sembra davvero che sia questa maggioranza a fare ridere. Le stesse proposte con "etichetta" Lega Nord erano da respingere, con "etichetta" PD da approvare. Questa è la cattiva politica. Ridere per non piangere, visto come è ridotta la nostra Desio. Ecco il video, buona visione! :-)



Benny Hill: Sommelier di brainstorm

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

Seregno, pisinca gratuita ad agosto per gli under 14. Perchè a Desio no?

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.