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Salvini a Desio, un bagno di folla: "Corti è il sindaco dei profughi, non dei desiani"

Matteo Salvini con i militanti leghisti desiani


E' arrivato puntuale ed ha infiammato la folla di oltre duecento desiani che si sono radunati per ascoltarlo ed incontrarlo. Matteo Salvini, il segretario federale della Lega Nord, lunedì pomeriggio è arrivato a Desio per sostenere la sezione del Carroccio ad esprimere la propria contrarietà alla scelta della Giunta comunale, guidata dal sindaco Roberto Corti (PD) di destinare tre appartamenti comunali all'accoglienza dei migranti. "Roberto Corti è il sindaco dei profughi - ha detto Salvini, parlando con il megafono ai presenti - non quello dei desiani. Se lo fosse, destinerebbe ai suoi cittadini gli appartamenti liberi. Pensate, ha più di 250 famiglie in lista di attesa, e lui cosa fa? Offre gli spazi ai migranti che, come rivelano le statistiche del Ministero dell'Interno, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno nemmeno lo status per richiedere la protezione internazionale. Sono dei veri e propri clandestini a tutti gli effetti".

Il comizio di Matteo Salvini


Al presidio di protesta, organizzata proprio davanti a quegli appartamenti, nel parcheggio tra via Partigiani e via Prati, sono state davvero molte le persone accorse. Tra queste anche alcune che risiedono in appartamenti comunali, che hanno lamentato la scarsa manutenzione. "Ma come, nei nostri appartamenti serve manutenzione che non sempre viene fatta ma per gli immigrati si trovano soldi e si ristrutturano a nuovo degli appartamenti? Non è giusto", ha raccontato a Desio in Padania una signora che preferisce stare anonima.
Prima dell'arrivo di Salvini è stato il consigliere comunale Andrea Villa a spiegare le ragioni della protesta leghista: "La scelta del sindaco di ospitare i profughi è legittima, ma noi non la condividiamo. Se Desio avesse avuto un sindaco leghista quegli appartamenti sarebbero stati messi a disposizione per dare una mano ai desiani in difficoltà, e purtroppo ce ne sono tanti. Altro che noi bugiardi, le delibere di giunta parlano chiaro: questa scelta è frutto della sua volontà e non da imposizioni nazionali. Si assuma la responsabilità delle sue scelte e non scarichi sempre le colpe sugli altri. Impari il sindaco ad accettare che si può anche dissentire da quello che fa. E, in questo caso, siamo totalmente in disaccordo. Oggi siamo qui a dirlo con educazione, calma e determinazione".

Il gruppetto di contestatori


A pochi metri di distanza, dall'altra parte della strada, uno striminzito ma composto gruppo di contestatori hanno steso uno striscione con la scritta "Nel mio paese nessuno è straniero". Nessun fischio, nessuno scontro. Un modo di dissentire pacifico e democratico, come dovrebbe sempre essere. Alcuni facinorosi dovrebbero prendere esempio da questi ragazzi desiani, che nonostante la differenza di collocazione politica hanno portato avanti una protesta nella maniera secondo noi giusta e che rispettiamo.

Attestati di stima per Matteo Salvini


La manifestazione, insomma, è andata molto bene. Presente tutto lo stato maggiore del Carroccio desiano, con il segretario politico Tino Perego, il capogruppo Stelio Pozzi, il consigliere comunale Riccardo Mariani, la coordinatrice dei Giovani Padani Greta Lo Re e la responsabile degli enti locali Martina Cambiaghi. Presente anche il segretario provinciale Alberto Rivolta, il capogruppo in provincia Andrea Monti e Massimo Zanello. Ma soprattutto, ed è quello che conta davvero, abbiamo visto tante facce "insospettabili". Persone desiane, nostri concittadini che mai ci saremmo immaginati di incontrare ad un comizio leghista.
Qualcuno sui social network, nei giorni scorsi, aveva ironizzato dicendo che, dato l'orario, la Lega Nord avrebbe parlato solo a  studenti, pensionati e disoccupati. "Non è andata così - ha sottolineato Villa -  ma anche se fosse non sarebbe stato mortificante. Gli studenti sono il nostro futuro, i pensionati la nostra storia e le nostre tradizioni, i disoccupati sono persone che fanno parte a pieno titolo della nostra comunità: parlare a loro è solo motivo di orgoglio".

In questo post le delibere di giunta con cui il sindaco Roberto Corti ha deciso di concedere gli appartamenti per l'emergenza profughi nonostante ci siano oltre 250 desiani in lista d'attesa per una casa popolare.

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