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La giunta Corti perde un pezzo da 90: il sindaco licenzia l'assessore Smorta

L'ex assessore Paolo Smorta

Il sindaco Roberto Corti (Partito Democratico) ha cacciato l'assessore Paolo Smorta (ex Desio Viva, ex Alternativa Verde, ex Patto civico) dall'amministrazione comunale. Quelle voci di corridoio che con il passare di giorni si sono fatte sempre più insistenti e volevano un prossimo defenestramento dell'assessore allo Sport, Tempo libero, Eventi e Commercio, ora sono diventate qualcosa di concreto. 
Eppure, sono proprio i "successi" di Paolo Smorta che hanno caratterizzato maggiormente le auto-celebrazioni della giunta Corti da parte del centrosinistra che da cinque anni sta (s)governando la nostra città. Ricordiamo tutti quando con la pallacanestro Cantù e l'Armani Milano il grande basket è  - temporaneamente - tornato al PalaDesio. Quando le due squadre di serie A1 si sono trovate per diversi motivi impossibilitate ad usare i loro impianti si sono spostate a Desio, unico palazzetto utile e con le caratteristiche necessarie ad ospitare incontri di livello nazionale ed internazionale nelle immediate vicinanze. Più che di bravura dell'amministrazione, si è trattato di un gran fattore C.
Poi ci sono stati i grandi mercoledì sera estivi in centro. Che a Desio da sempre si fanno, ma che questa amministrazione comunale ha saputo parzialmente reinventare e vendere come successi senza precedenti, come se poche serate estive ben riuscite potessero servire a rilanciare il commercio desiano, che come è evidente, nel corso degli ultimi cinque anni non è stato per nulla rilanciato. Anzi.
Eppure, le attività di Smorta sono sempre state molto enfatizzate e prese ad esempio per etichettare questa amministrazione come quella che ha fatto rivivere Desio. Anche se in realtà non è proprio così. Per constatare il decesso di piazza don Giussani, basta fare una passeggiata davanti alle vetrine vuote. La pista di pattinaggio e le attività natalizie sono state spostate da lì per una chiara scelta politica dell'amministrazione comunale, evidentemente condivisa sia da Smorta che da Corti, contribuendo alla morte della piazza. Ma questo è solo un esempio.

Da mesi le voci provenienti da Palazzo indicavano una rottura tra Corti e Smorta, che da tempo soffriva la permanenza all'interno di questa maggioranza. Eletto nella lista civica Desio Viva, pochi mesi dopo il voto Smorta è stato allontanato dalla lista stessa, con cui era entrato in fase di irrecuperabile rottura. Si dice che la civica hanno chiesto a Corti di estromettere Smorta dalla giunta - anche se fonti interne smentiscono -, ma il sindaco lo ha sempre difeso, arrivando in più occasioni a mettere a dura prova la tenuta della sua maggioranza. Per ritrovare un clima poco più sereno nella coalizione, Corti è stato costretto a dare una nuova rappresentanza a Desio Viva in giunta, nominando l'assessore Guidotti in luogo della dimissionaria Vinci. Ma tutto questo non è bastato ed i malumori non si sono mai placati.

Non conosciamo i veri motivi della rottura e le voci relative al "dietro le quinte" si sprecano. Di fatto, il centrosinistra perde un pezzo importante della sua coalizione a poche settimane dalle elezioni comunali. E lo perde male, con il sindaco che caccia un assessore che con buone probabilità, ad oggi, si candiderà sindaco a capo di una sua lista concorrente. Segno che, a differenza di quanto vogliano farci credere, in questo centrosinistra ed in questa amministrazione comunale le cose che non vanno bene sono parecchie.

Appare evidente che il sindaco non riesca più a gestire i suoi assessori ed i suoi consiglieri. Smorta viene cacciato, il vicesindaco Cristina Redi è da mesi che non si presenta in consiglio comunale e già diversi consiglieri hanno fatto sapere in via ufficiosa che non vogliono più saperne di ricandidarsi.
Nel recente passato il segretario locale del PD non ha risparmiato parole di scherno nei confronti di un centrodestra non ancora organizzato in vista delle prossime elezioni. Tuttavia, vista la situazione, farebbe meglio ad occuparsi maggiormente dei problemi che ci sono nel centrosinistra visto che la rielezione di Corti, giorno dopo giorno, fortunatamente appare sempre più in bilico.



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