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Rifiuti. Sblocca Italia: così il Governo produce scempio ambientale

"Oggi è una bruttissima giornata per la Lombardia. Ancora una volta il Governo, in materia di rifiuti, è capace solo di punire le Regioni virtuose, come la nostra, che, negli anni, e grazie agli sforzi dei loro cittadini, hanno raggiunto una piena autosufficienza nella gestione, dei rifiuti".L'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi non le manda di certo a dire e commenta così la nuova bozza del decreto attuativo dello 'Sblocca Italia', che domani sarà in discussione nella Conferenza Stato-Regioni.

BOCCIATURA TOTALE - "Avevamo detto 'no' allora e la bocciatura oggi è ancora di più totale - aggiunge Terzi -. Questo è uno scempio ambientale. Visto il 'no' di molte Regioni, il Governo di fatto ha deciso di bypassarle, inventandosi, ma solo per i rifiuti, le cosiddette 'aree macroregionali'. Questo significa che, dall'Emilia Romagna in su, non serviranno nuovi inceneritori, ma solo perché ci penserà la Lombardia, con la sua capacità, a smaltire il pattume degli altri". "E non vengano a raccontare la favola - attacca l'assessore Terzi - che sono stati bravi, visto che hanno ridotto i nuovi inceneritori da realizzare da 12 a 9".

BEFFA - "Ma non solo - prosegue l'assessore -: la beffa delle beffe è che non viene previsto il contributo di 20 euro, che i gestori degli impianti sono tenuti a versare per ogni tonnellata di rifiuto fintamente speciale, ma, di fatto, urbano, di provenienza extraregionale, dato che questi continueranno a essere equiparati agli speciali". "Non hanno nemmeno tenuto conto, nei loro calcoli, di come l'andamento della produzione di rifiuti solidi urbani è da anni in calo, oltre a non considerare la crescita, soprattutto in Lombardia, della raccolta differenziata e dell'autosufficienza già raggiunta. Il nostro piano rifiuti regionale, approvato dopo un lungo e proficuo dibattito con i territori, potrebbe subire un colpo mortale. I nostri pilatri di azione amministrativa, nell'ultimo anno e mezzo, sono stati i cittadini. E, insieme a loro, la chiusura degli impianti più vecchi e una moratoria per quelli nuovi".

PATTUMIERA D'ITALIA - "La Lombardia, che ha raggiunto altresì livelli di raccolta differenziata efficienti - fa notare Terzi -, non vuole diventare la pattumiera d'Italia, pagando le incapacità gestionali, politiche e amministrative altrui. Un danno gravissimo non solo all'ambiente lombardo, già sotto pressione dopo decenni di sfruttamento, ma soprattutto per la salute dei cittadini".

VALORE DA DIFENDERE - "Per noi l'autosufficienza raggiunta è un valore da difendere a ogni costo. E lo faremo in tutte le sedi opportune. Il ricorso alla Consulta presentato a suo tempo è solo il primo passo. A Roma - conclude Terzi - non pensino di risolvere la questione rifiuti delegandone la soluzione ai territori che ospitano impianti come la Lombardia". Dello stesso parere l'assessore al Bilancio Massimo Garavaglia, che rappresenterà Regione Lombardia in sede di Conferenza Stato-Regioni, dove si discuterà anche del Dpcm di attuazione dell'articolo 35.

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