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Lombardia autonoma, Stalindesio boccia il referendum. Abolire tutto e tutti.

Desio non vuole sostenere il referendum sull'autonomia della Lombardia. Lo ha stabilito il consiglio comunale di giovedì scorso, con un voto impietoso al termine di una discussione che di pietoso ha avuto parecchio. Purtroppo.

Una manifestazione indipendtista 

Secondo alcuni consiglieri, il referendum non s'ha da fare perchè per risolvere i problemi non serve alzare muri e steccati divisori. Altri sostengono che non è giusto rimarcare come la Lombardia sia la prima della classe, per altri lasciare più soldi alla Lombardia significa far rubare di più chi governa la regione. Quest'ultimo pensiero, tra tutti, ci permettiamo di definire come il più idiota. Con il massimo rispetto per chi l'ha espresso. Andando avanti con questa logica, questo comporterebbe eliminare tutti gli enti locali, dai consigli di zona delle grandi città fino al Parlamento europeo, perchè - purtroppo - dappertutto c'è o c'è stato qualche disonesto. Aboliamo lo stato centrale, se vogliamo dare una bella sforbiciata a parassiti di ogni genere. Aboliamo l'Italia. E teniamoci la Lombardia, indipendente, motore dell'economia europa nonostante il momento di grave crisi. Chiudiamo anche le banche. Loro non hanno mai rubato? E cosa dei dire dei preti pedofili, la soluzione sarebbe quella di abolire il Vaticano? Magari, direbbe qualcuno poco religioso. Nelle scuole sono capitati episodi di insegnanti che hanno abusato dei loro alunni? Va bene, allora chiudiamo anche le scuole. Chiudiamo tutto, aboliamo ogni ente ed istituzione. Roba da matti.

Ogni anno la Lombardia regala 47 miliardi a Roma: questa è la cifra del residuo fiscale, cioè la differenza tra quanto la nostra regione versa in tributi e riceve in servizi. Oltre al danno, c'è anche la beffa. Il governo Renzi ha tagliato alla Regione Lombardia trasferimenti per una cifra che ammonta a 930 milioni di euro, una vera mazzata. Senza questi trasferimenti, che sono soldi dei lombardi che lo stato centrale dovrebbe restituire alla nostra regione, sono a rischio servizi come treni regionali, fondi per le scuole paritarie, contributi per la Scala di Milano e per contenere i ticket sanitari. I tagli di Roma non colpiranno solo l'ente regionale, ma anche i comuni. I comuni che riceveranno più tagli, tanto per cambiare, saranno quelli in Lombardia e nel resto della Padania.

Ecco perchè è necessario che la Lombardia diventi una regione autonoma. Autonoma fiscalmente e politicamente. Dispiace che davanti a questa realtà, anche a Desio, troppi consiglieri comunali facciano finta di niente. Forse, a questi signori, la situazione va bene così. E' più facile accusare di razzismo, odio, intolleranza ed egoismo. Contenti loro, contenti tutti. Contenti, cornuti e mazziati, Perchè i disagi causati dal centralismo colpiranno anche loro.
Una cosa è certa: in consiglio comunale, anche quei consiglieri comunali che corteggiano la Lega Nord per alleanze in vista delle prossime elezioni comunali si sono espressi contro l'autonomia. Se vorranno salire sul Carroccio, i cui voti fanno a gola a tutti pur di vincere, non possono pensare di contrastare un tema che per i leghisti è prioritario. Federalismo, autonomia, indipendenza.

Ma la cosa che più fa rabbrividire, è che da parte di questo consiglio comunale non si abbia voglia di ascoltare la voce dei cittadini e si bocci la richiesta di un referendum, i cui costi sono davvero poca cosa rispetto a quanto la Lombardia possa guadagnare ottenendo l'autonomia. Scuse puerili per chi non ha il coraggio di giustificare il suo appoggio a cinquant'anni di centralismo romano che sta affossando anche la nostra regione. Da sinistra, che blatera in nome di una democrazia e di un confronto di cui non conosce significato, si giustifica la bocciatura del referendum perchè a gennaio il PD ascolterà i suoi dirigenti locali. La voce del popoli, per questi signori, evidentemente non conta più se non alle primarie con sovvenzione minima a due euro. Da Roma non ci vengono lasciate nemmeno le briciole, dispiace vedere che il Partito Democratico, non metta da parte per una volta l’ideologia e pensi a a ciò che è meglio per i nostri cittadini. Povera gente, roba da Stalingrado. Anzi, da StalinDesio.

Vogliamo che i nostri soldi restino sul territorio per abbassare le tasse e tornare ad avere un futuro. IMpossibile? Lo fanno gà in Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. Perchè noi no?

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