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Via Molinara, la Lega Nord riporta la questione della cava in parlamento

In Parlamento si torna a discutere di Desio. Argomento, la cava di via Molinara. A portare la questione all'attenzione del Ministro dell'ambiente è stato Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord. E' la seconda volta che l'esponente del Carroccio pone la questione all'attenzione del Ministero di competenza, dopo che la prima interrogazione è rimasta inevasa.

Interrogazione a risposta scritta 4-03546 presentata da GRIMOLDI Paolo. Testo di Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171

Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

— Per sapere – premesso che: 
nel settembre del 2008 nel territorio della città di Desio (MB), presso la cava di via Molinara, è stato rinvenuto un traffico illecito di rifiuti, controllato dalla ’ndrangheta, che ha portato all'arresto di 8 persone; 
la cava di via Molinara è vissuta dalla gente locale come un angolo della «terra dei fuochi» in Brianza; sono state avviate indagini sull'inquinamento del sottosuolo che non sono state concluse per mancanza di fondi; attualmente mancano 200 mila euro per terminare le analisi; 
da un primo esame sembra che serviranno almeno 5 milioni di euro per bonificare la cava di via Molinara, con l'asportazione dei rifiuti inquinanti; 
la bonifica dell'area è assolutamente necessaria ed urgente perché, oltre ai rifiuti generici e al materiale inerte (tra cui carcasse di automobili), nella cava sarebbero sepolti rifiuti pericolosi, quali cromo, eternit, piombo e metalli, tutte sostanze cancerogene; 
sotto esame vi sono almeno 110 mila metri cubi di scavo abusivo, per una profondità di circa 6 metri; in alcuni punti però ci sono buche che raggiungono gli 11 metri; 
per capire quanto sia grave il danno per la salute dei cittadini, occorre analizzare anche la falda acquifera, installando dei «piezometri» a monte e a valle, e prelevare dei campioni di terreno estratti ad una profondità che va oltre i 12 metri; 
il cromo è l'inquinante più preoccupante che potrebbe arrivare in falda e mettere in pericolo la vita dei cittadini; 
al momento non è stato ancora deciso chi dovrà pagare le costose analisi e soprattutto le operazioni di bonifica; 
nella scorsa legislatura, il 7 luglio 2010 è stata presentata l'interrogazione 4-07944, di analogo contenuto, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore che non ha mai ricevuto risposta –: 
se il Ministro intenda acquisire elementi in relazione alla bonifica citata in premessa in modo da tutelare la sicurezza dell'ambiente e della salute delle persone. (4-03546)

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