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Desio celebra la Madonna del Rosario, invocata a Lepanto contro i turchi. Ieri come oggi.

Il Santo patrono di Desio è la Madonna del Rosario, che cade la prima domenica del mese di ottobre e si festeggia il lunedì successivo. La stessa Madonna del Rosario invocata dalla flotta della Lega Santa nel corso della Battaglia Lepanto, che si concluse con la sconfitta dell'armata turca e lo scongiuro dell'invasione islamica dell'Europa.


Una raffigurazione della
battaglia di Lepanto
E' proprio questo uno dei motivi per cui la festa della Madonna del Rosario è più che mai attuale anche ai giorni nostri. A distanza da quel 7 ottobre del 1571, oggi l'Europa vive ancora il pericolo dell'invasione islamica. Non si combatte più una guerra a suon di cannonate, ora le navi da battaglia sono i barconi della speranza che partono dalle coste del nord Africa. "Con le vostre leggi democratiche ENTREREMO, con il ventre delle nostre donne vi CONQUISTEREMO, con le nostre leggi vi DOMINEREMO". Sono queste le armi utilizzate ai giorni nostri, che combinate alla crisi economica e dei valori che sta colpendo la società occidentale - in particolar modo quella italiota - stanno mettendo a ferro e fuoco le nostre città.

A Desio alcune corti storiche sono abitate prevalentemente da stranieri.  Milano e Torino, tanto per citare solo due grossi centri urbani oltre la nostra città, ci sono interi quartieri in mano agli immigrati. In alcune classi scolastiche, e non solo nelle grandi città, gli stranieri sono ormai maggioranza. Chiedono di eliminare alcuni cibi "non graditi" dalle mense, il Crocefisso dalle aule e di non celebrare il Natale perchè urta la loro sensibilità. Come se noi fossimo quelli sbagliati, come se la nostra cultura millenaria dovesse scioglersi per integrarsi in quella dei nuovi arrivati. Contemporaneamente, qualcuno sostiene la richiesta di cittadinanza facile, lo ius soli e la necessità di accogliere altri immigrati nel nostro paese.

No, noi non ci stiamo. Non si tratta di razzismo o xenofobia, come erroneamente interpretato durante l'omelia celebrata in Basilica ieri mattina. E' vero, accogliere chi ha bisogno è un dovere. Ma poi occorre garantire dignità, cosa che questo paese, con la disoccupazione giovanile al 40% ed una crisi economica senza precedenti, non può fare. La dignità delle persone passa per fermare alla partenza i viaggi disperati da una sponda all'altra del Mediterraneo che spesso sfociano in tragedia. La dignità delle persone passa per poter garantire ad ognuno di vivere decorosamente nella propria terra natìa, senza dovere scappare in cerca di qualcosa che poi si rivela effimero. In questo Paese del perbenismo e del buonismo a tutti i costi, tutto diventa effimero. Anche l'esistenza del Paese stesso e dei popoli che lo abitano. Accogliere tutti è impossibile. Perbenisti e finti moralisti, mettetevelo bene in testa. L'immigrazione incontrollata, che qualcuno vuole rimanga così, probabilmente ha un fine diverso. "Con le vostre leggi democratiche ENTREREMO, con il ventre delle nostre donne vi CONQUISTEREMO, con le nostre leggi vi DOMINEREMO".









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