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Tra cambi di casacca e grandi manovre. Il caos della politica desiana

Anche a Desio c'è fermento alla vigilia delle prossime elezioni regionali e politiche. Tra consiglieri comunali che cambiano casacca ed assessori pronti a lasciare la giunta, in questi giorni regna il caos. E qualcuno riesce a tenere il piede in tre scarpe.

Il sindaco con gli assessori Vinci, Ricchiuti e Biella

UNA GIUNTA DA RIFARE - A nemmeno due anni dal suo insediamento, la giunta guidata dal sindaco Roberto Corti (Partito Democratico) è da rifare. In partenza da Desio c'è il vicesindaco Lucrezia Ricchiuti (PD), candidata per il Senato, la cui elezione data per certa comporterà l'abbandono dell'amministrazione di Desio.
Anche l'assessore Paolo Smorta (Desio Viva) potrebbe lasciare la giunta. Candidato nella lista Ambrosoli, potrebbe conquistare un seggio al Pirellone. Da Palazzo sono sempre più insistenti le voci che parlano dei malumori di Smorta in giunta e con alcuni componenti della sua maggioranza. Indipendentemente dall'elezione o meno, il suo nome potrebbe in ogni caso uscire dalla compagine di governo.
Altra posizione in bilico è quella dell'assessore Valeria Vinci (Italia dei Valori): alle scorse elezioni comunali ha raccolto solo 5 preferenze che però sono bastate al suo partito per imporla come assessore al sindaco Roberto Corti. Al momento il suo lavoro per l'amministrazione non si è distinto per meriti particolari e tra gli assessori in carica è quella che gode della minor popolarità. Come se non bastasse, dal prossimo consiglio comunale l'IdV non sarà più rappresentata in consiglio comunale perchè Francesco Sicurello, leader storico dei dipietristi desiani, ha annunciato l'intenzione di abbandonare il partito per confluire nella nuova formazione di Bruno Tabacci, il Centro Democratico. Proprio oggi il sindaco ha reso noto che all'assessore Vinci sono state assegnate nuove deleghe, nonostante rimarrà senza rappresentanza politica in consiglio comunale. Oppure anche lei cambierà casacca per non perdere la poltrona?  

MANOVRE AL CENTRO - Se all'interno del centrosinistra ci sono in corso le grandi manovre, nel centrodestra non possono definirsi da meno. Vincenzo Bella, ciellino, ha ufficializzato il suo addio al Popolo delle Libertà ed è pronto ad abbandonare il gruppo consiliare. Alle prossime elezioni regionali sosterrà la candidatura di Gabriele Albertini. Già nelle scorse settimane aveva manifestato il suo disagio sia rimanere in una coalizione con all'interno Silvio Berlusconi che ad accettare una candidatura leghista, così ha deciso di proseguire il suo impegno percorrendo altre strade. Con il suo abbandono, il PdL rimane rappresentato in consiglio comunale solo da Filippo Ielo. Ed è proprio con Ielo che sta dialogando la lista civica Desio 2000, che ha l'ambizione di riunire tutta l'opposizione di centrodestra, pur guardano con il giusto interesse gli sviluppi politici regionali e nazionali.

Tiziano Garbo
UN PIEDE IN TRE SCARPE - Tra i movimenti ed i riposizionamenti "tattici", non può passare inosservato quello di Tiziano Garbo (UDC), democristiano da sempre e con una lunga militanza politica alle spalle. Alle elezioni amministrative del 2011 è stato il candidato sindaco sostenuto dal PdL, dall'UDC e dalla lista civica Desio per tutti. Alle primarie del centrosinistra ha votato Tabacci ed alle parlementarie del PD ha sostenuto Lucrezia Ricchiuti. Per le elezioni regionali sosterrà la candidatura di Umberto Ambrosoli, mentre alle politiche voterà la coalizione di Mario Monti ed a livello comunale continuerà la sua opposizione alla giunta di centrosinistra. Non ci sono dubbi: lui sì che ha le idee chiare.

LEGA NORD: LOMBARDIA IN TESTA - In mezzo a tutto questo marasma, l'unica forza il cui obiettivo rimane chiaro è la Lega Nord, in campo per sostenere la candidatura di Roberto Maroni con l'obiettivo di trattanere il 75% delle tasse pagate dai cittadini lombardi in Lombardia. Chi ha idee e chiare ed un obiettivo da raggiungere non ha bisogno di cambiare sigla, simboli o collocazioni. Anche a Desio, così come a livello regionale e nazionale, porte aperte con chi condivide le nostre stesse battaglie.


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