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L’ennesimo «tour» di Alessandra in Municipio, tra ascensori a rischio tilt e scalinate insormontabile

Disabile in seguito ad una malattia, è da anni impegnata nella lotta a favore di un mondo vivibile anche per quelli che come lei sono costretti su una sedia a rotelle.




«Vogliamo essere trattati come gli altri, siamo stanchi di essere considerati cittadini di serie B». Alessandra Tagliabue disabile non c’è nata. In seguito a una malattia contro cui ha lottato da giovane, da anni è costretta sulla sedia a rotelle. Persona cordiale e di spirito allegro, non nasconde affatto la sua disabilità, nazi: è il suo «cavallo di battaglia» per chiedere di eliminare le barriere architettoniche. Guidati da Alessandra, abbiamo riaffrontato un «tour» tra gli ostacoli che si frappongono tra una persona in carrozzella e la libertà di muoversi senza dover dipendere da qualcuno.
Anche solo per aprire una porta. Come prima tappa non potevamo che scegliere il simbolo della città e dell’istituzione pubblica desiana: il Comune. «La molla che fece partire l’ingranaggio scattò precisamente a maggio dello scorso anno, proprio il sabato dell’insediamento dell’amministrazione Corti - racconta Alessandra -Decisi di prendere, naturalmente accompagnata, il montacarichi che avrebbe dovuto permettermi di raggiungere al secondo il rinfresco organizzato dal neo eletto sindaco.
L’ascensore si bloccò e io e la persona chemi accompagnava restammochiuse senza possibilità di avvertire nessuno, non essendo l’ascensore predisposto all’emergenze». Da questo increscioso o sfortunato evento, prese la decisione di segnalare le numerose barriere presenti all’interno dell’edificio comunale. A un anno e mezzo dal video su Youtube pubblicato dal Giornale diDesio il 16 giugno 2011, intitolato «Una città piena di barriere» non un solo ostacolo è stato rimosso, anzi: una nuova barriera è stata aggiunta. Si tratta del pannello vetrato posto di fianco al bar per evitare che le correnti di aria fredda entrino nell’atrio durante i mesi invernali. La normale porta a spinta con maniglione anti-panico, installata nella vetrata, non permette però il libero accesso ad Alessandra (e alle persone come lei). Lo stesso problema è stato riscontrato all’ingresso dell’ufficio anagrafe oltre che nella sala consiliare: «Una porta scorrevole risolverebbe questi disagi», ci ha detto. La difficoltà più grossa riscontrata all’interno del Comune è causata dall’accesso alla sala Pertini, difficilmente accessibile con una carrozzina e allo stesso modo con un passeggino. Essendo l’entrata provvista di una sola scala esterna ènecessario seguire un percorso interno per accedervi. «La via secondaria prevede un accesso diretto dall’interno dell’edificio però, in caso di un’incontro serale o di sabato, la situazione potrebbe essere più complicata del previsto - racconta Alessandra - Quando la Lega Nord è stata chiamata a votare il nuovo segretario, hanno dovuto spostare il ritrovo in sala Carlo Levi per permettermi di poter prendere parte alla votazione. La vecchia Amministrazione avrà sicuramente sbagliato, ma l’attuale non ha preso neanche in considerazione l’idea di metterci qualche pezza. Anzi hanno ben pensato di creare ulteriori problemi. Questo è solamente l’inizio degli ostacoli, Desio a noi cittadini di “serie B” riserva molte, sgradevoli, sorprese».

Da "Il Giornale di Desio" di martedì 4 dicembre 2012

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