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Sicurello, Cassanmagnago, Vinci ed ora Smorta. In tanti hanno abbandonato Corti.

Roberto Corti, sindaco di Desio


Ma allora ci hanno presi in giro. E' vero, le bugie hanno le gambe corte. O Corti, dipende dai punti di vista. In più di un'occasione si è parlato della tenuta e della compattezza della squadra di governo guidata dal sindaco Roberto Corti, con la tessera del Partito Democratico in tasca. Ammesso e non concesso che l'abbia già rinnovata o la rinnoverà.
Di fatto, nella coalizione ci centrosinistra le defezioni ormai sono davvero tante. Il primo a prendere le distanze da Roberto Corti è stato Francesco Sicurello, che una volta abbandonata l'Italia dei Valori si è dichiarato indipendente, ponendosi fuori dalla coalizione di centrosinistra che (s)governa la città. Poi è arrivato il turno dell'assessore Valeria Vinci, che si è dimessa lo scorso anno per motivazioni "personali", anche s ein realtà di è sempre parlato di  "fratture in seno alla giunta, con un sindaco troppo "invadente" e che non lascia spazi di manovra ai suoi collaboratori", come vi abbiamo spiegato a suo tempo in questo post. Le dimissioni dello'assessore Vinci, del resto, erano arrivate poco tempo dopo quelle del suo collega di giunta Daniele Cassanmagnago, che si occupava di Urbanistica. E già allora, come vi avevamo raccontato in questo post di cui vi proponiamo un estratto, si parlava di una possibile terza defezione:
Ma le sorprese non finiscono, non c'è due senza tre. Sembrerebbe infatti, ma queste sono solo voci, che anche un altro assessore stia per dire "ciao" a Roberto Corti. Avremo modo di vedere se nelle prossime settimane ci ripenserà o se invece andrà fino in fondo. Nel mondo delle liste civiche c'è fermento, e qualcosa bolle già in pentola per le elezioni dell'anno prossimo.
Alla fine, con qualche mese di ritardo, la terza defezione è arrivata. Da mesi si sapeva che in giunta si respirava una cattiva aria, con l'assessore Smorta insofferente e pronto a fare le valigie. E' stato il sindaco che le ha preparate per lui, risparmiandogli la fatica. Ed ogni volta che le opposizioni hanno fatto notare la presenza di spaccature e malumori nella coalizione di centrosinistra, tutti hanno sempre negato l'evidenza. Addirittura, in consiglio comunale, il sindaco Corti - rispondendo ad una precisa richiesta del consigliere Stelio Pozzi (capogruppo Lega Nord) - ha dichiarato che la presenza in giunta di Smorta fosse giustificata dalla fiducia riposta in lui. Ma i rapporti tra i due, evidentemente, non sono mai stati idilliaci e le fratture ci sono da tempo. Come quando, ne abbiamo parlato qui,  Smorta aveva promesso l'isola pedonale ed il sindaco lo ha stoppato. Altro che fiducia. 

Ma la cosa più sorprendente la leggiamo questa mattina. Smorta ha dichiarato di avere ricevuto "pressioni" dalla senatrice Lucrezia Ricchiuti e da Giorgio Gerosa, segretario del PD di Desio. Ma in Municipio allora, chi comanda? Dovrebbe essere il sindaco ad avere il polso della situazione e decidere chi avere nella sua squadra di governo, ma a quanto pare non è così. Anche questa situazione, come tante altre, appare poco chiara. Altro che trasparenza e correttezza. Si parla di pressioni. Questa vicenda non ha nulla di di corretto e trasparente, soprattutto dopo le dichiarazioni di Smorta. Vedremo se per i pochi mesi rimasti, il sindaco nominerà un nuovo assessore oppure si terrà le deleghe. Di sicuro, da questo teatrino, la maggioranza di centrosinistra ne esce davvero male. Ma non è finita: vedremo, tra i consiglieri attualmente in carica, in quanti saranno pronti a ricandidarsi. I malumori sono davvero tanti. Uno di loro, intanto, è già stato cancellato dagli elenchi, come i più attenti osservatori potranno vedere sul sito del PD di Desio. Ed il vicesindaco, non partecipa ai consigli comunali da mesi. 

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