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Piano parcheggi stazione, i residenti si lamentano. Si sta rivelando un flop?


"Vorrei sapere cosa ne pensate voi amici del gruppo: risiedo a desio in via Stazione, il pass per parcheggiare mi consente di parcheggiare altrove ma non in via stazione dove abito. Ma che cavolata è questa ? Ditemi voi se è normale tutto ciò'. Assurdo".
E' con questo post di una nostra concittadina, pubblicato nel gruppo Facebook "Sei di Desio se...", che è stata smascherata l'ennesima presa in giro dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Corti (Partito Democratico). Da qualche settimana, complice una massiccia propaganda, sui giornali e sui social-network si parla molto degli effetti positivi causati dall'entrata in vigore del nuovo piano parcheggi, quello che finalmente avrebbe dovuto risolvere i problemi dei pendolari e dei residenti in zona stazione.
Tramite un sistema di pass e parcheggi a pagamento, l'intenzione dell'amministrazione comunale era quello di garantire un posto auto sicuro sia a chi abita nelle vie immediatamente adiacenti alla ferrovia sia a chi utilizza il treno per i suoi spostamenti. 
Come già accaduto in passato, anche in questo caso il provvedimento è stato lanciato in pompa magna, utilizzando anche iscritti e simpatizzanti del PD che, spacciandosi per cittadini disinteressati, hanno supportato l'iniziativa del comune. 

Ad ogni mugugno iniziale questi utenti erano subito pronti a rispondere fornendo informazioni su come ottenere il pass annuale al costo di cinque euro e disponibile solo per i desiani che dimostrano di essere in possesso di un abbonamento ferroviario. Si parlava anche di come fare per pagare le quindici euro mensili di parcheggio per chi arriva da fuori città e come chiedere il pass residenti se si risiede nella ZPRU. Ovviamente è anche stato spiegato che cosa fosse una ZPRU, che se per i simpatizzanti del sindaco Corti era cosa ovvia, un po' meno lo era per i cittadini "normali". Ed ancora, ma sempre ovviamente, si diceva di come fossero irrisorie le cifre di pagamento, per cui fosse quasi normale dovere pagare per poter parcheggiare la propria auto e ci si dovesse sentire in colpa se invece si fosse preferito mantenerlo gratuito. Insomma, la macchina della "propaganda" sembrava funzionare quasi al meglio. Fino a questa mattina, quando una cittadina ha pubblicato il post che abbiamo riportato all'inizio di questo articolo.

A quanto pare, è stata scoperta una falla nel sistema. La signora, che abita in via stazione, pur essendo residente non può parcheggiare nella via di casa sua. Una dimenticanza? Un errore? Uno sbaglio? Una svista? Può darsi, ma ecco che, come al solito, quando qualcuno osa puntare il dito contro l'operato del sindaco Corti, interviene la difesa d'ufficio. Quasi come se fosse uno staff elettorale, ma di questo abbiamo già parlato in questo post. Fatto sta che da qui in poi, gli utenti si sono scatenati con una serie di commenti poco positivi nei confronti di questo piano parcheggi, che evidentemente per i residenti o almeno una parte, a loro dire, si sta rivelando una scelta poco azzeccata. E di conseguenza sbagliata. Qualche residente tira anche in ballo Striscia la notizia.

Ma c'è un altro aspetto interessante. Quello elettorale. In mezzo alla mischia non potevano mancare i soliti militanti del PD che devono a tutti i costi difendere l'indifendibile. C'è chi sostiene che "Ci sia qualcuno che si diverte con profili veri o finti, a creare un sacco di caciara", e c'è chi chiede se "La Lega Nord candida un proprio sindaco oppure ha trovato la quadra coi mafiosi per andare a candidare qualcuno contro Corti".  e sostiene che "Se non voti questa amministrazione, fai tornare al potere il malaffare e il populismo". E' bello, in politica, confrontarsi su progetti e discutere dei fatti. Se dei cittadini segnalano delle criticità è giusto ascoltarli, capire cosa ci sia che non va e risolvere il problema. Arrivare ad insinuare che queste lamentele siano state fatte da persone finte o addirittura tirare in mezzo i mafiosi ci pare davvero assurdo, ma sintomatico di una sinistra desiana che con molta probabilità è già consapevole di ricevere un giudizio molto negativo dagli elettori. E questi sarebbero il nuovo? Certamente il vecchio di prima non piace a nessuno, ma non ci risulta che qualche esponente della Lega Nord sia stato coinvolto nelle indagini che hanno riguardato la 'Ndrangheta a Desio.  Se dopo cinque anni le loro argomentazioni sono ancora e solo queste, che pena.

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