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Su sette arresti cinque sono marocchini: il valore aggiunto della banda dei treni.

la stazione di Desio


Il loro posto di lavoro erano i treni. Anche quelli della tratta Albairate - Seregno - Saronno, che passa dalla nostra città di Desio. Per ottenere soldi dai malcapitati che rapinavano, mostravano coltelli o un machete, arma che - purtroppo - sembra essere di moda tra chi commette questi reati. Un'arma pericolosa, come tutte del resto. Con i soldi rubati, poi, acquistavano droga. La delinquenza che finanziava altra delinquenza.
L'operazione che ha portato all'arresto di questa banda si chiama "Train's gang" ed è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Desio. I componenti della gang erano due italiani, di cui una donna, e cinque marocchini a testimoniare il valore aggiunto alla nostra società ed - in questo caso - al gruppo criminale. Un perfetto caso di quell'integrazione tanto cara ai nostri "amici" sinistri, che leggendo notizie del genere saranno sicuramente lieti di questa contaminazione di culture ed esperienze. Criminali.
Complimenti ai Carabinieri di Desio per l'operazione condotta e solidarietà a tutte le vittime della banda. Ora i sette si trovano in galera, con l'augurio e l'auspicio che ci rimangano il più a lungo possibile. E magari, che i cinque marocchini possano scontare i loro giorni di prigionia nelle patrie galere marocchine. Le carceri italiane sono già in larga parte piene di detenuti stranieri: in Lombardia, su 7962 detenuti gli stranieri sono 3471. Dati che ci devono fare riflettere.  Se gli stranieri in Lombardia sono circa il 13 per cento della popolazione totale e il 43 per cento della popolazione carceraria, significa che c’è un serio problema di integrazione e che in Lombardia non c’è spazio per altri immigrati. Nemmeno a Desio. 

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