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Igiene pubblica, servizio affidato ancora a Gelsia. La giravolta del sindaco




Nel consiglio comunale di ieri sera, lunedì 19 maggio, si è deciso di affidare il servizio di pulizia della città a Gelsia. Bene, nulla da eccepire. Un servizio importante e migliorabile, per una società che fin qui lo ha gestito in modo migliorabile. Che nei prossimi anni si dovrà necessariamente migliorare. Ma come mai la maggioranza di centrosinistra che governa Desio ha cambiato idea su Gelsia, da sempre vista col fumo negli occhi? Ecco cosa scriveva Corti nel suo programma elettorale, quello della campagna elettorale che nel 2011 lo ha portato a diventare il primo cittadino:

"In questi anni abbiamo assistito a diversi cambiamenti nel panorama delle aziende pubbliche locali sul nostro territorio (Brianza Acque e Gelsia). In particolare la nascita di Gelsia, che avrebbe dovuto essere il primo passo per una futura aggregazione, prima provinciale e poi regionale è rimasta sulla carta. Allo stato attuale dopo alcuni anni di esperienza dalla trasformazione si deve registrare un decadimento e peggioramento dei servizi (esempio illuminazione pubblica e pulizia strade) e un aumento dei costi a carico della collettività vista la moltiplicazione dei C.d.A. Non c’è nessun controllo da parte dei comuni sull’operato degli amministratori di queste aziende che sono stati eletti non sulla base delle loro competenze ma nella logica della spartizione politica".


E' abbastanza curioso vedere questa sua giravolta nel corso del suo quinquennio, che fortunatamente si sta per concludere, alla guida della nostra città. Può darsi che abbia cambiato idea durante questi anni, oppure può darsi che il suo programma elettorale l'abbia scritto qualcun'altro. Noi non lo sappiamo.
Di fatto, se solo quattro anni fa parlava di Gelsia come un esempio di decadimento e peggioramento dei servizi (esempio illuminazione pubblica e pulizia strade) e un aumento dei costi a carico della collettività vista la moltiplicazione dei C.d.A., non si capisce come mai ad oggi arrivi al punto tale di voler affidare direttamente all'azienda questo servizio. Come mai il nostro sindaco vuole affidare un servizio ad un'azienda che lui stesso (o chi gli ha scritto il programma elettorale) definisce essere gestita da amministratori che sono stati eletti non sulla base delle loro competenze ma nella logica della spartizione politica

Ma il sindaco di Desio, Roberto Corti del Partito Democratico, ci è o ci fa? In campagna elettorale diceva delle cose e adesso si comporta in maniera diametralmente opposta. Nel corso degli anni sono cambiati i colori delle amministrazioni comunali ed anche Gelsia, tra i cui soci ci sono comuni tra cui Desio, è diventata sempre più rossa. Tra poco si vota a Seregno, se le sinistre dovessero prendere il comune si aprirebbero ampi spazi di nomina nei CdA di Gelsia. E di conseguenza anche l'azienda vista da sempre col fumo negli occhi ecco diventare una miniera. Del resto è così anche con BEA, la battaglia delle nomine dei CdA è aperta, e si sa alle sinistre quanto fanno gola queste cose.

La decisione presa dal sindaco e supportata dalla sua maggioranza appare poco chiara, poco trasparente e calata dall'alto. Tanto che, proprio da una parte della sua maggioranza, ci sono stati più mugugni. Qualcuno sostiene che il vero motivo delle dimissioni dell'assessore Valeria Vinci sia proprio legato all'affidamento di questo servizio. La Vinci avrebbe preferito preparare una gara ed affidare al migliore offerente, il sindaco invece - che l'ha spuntata - si è intestardito su una società che fino all'altro ieri ha sempre aspramente criticato. Cosa bolle in pentola? 

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