Passa ai contenuti principali

"Chiedo asilo politico", Desio aderisce all'iniziativa di Matteo Salvini. Sabato e domenica gazebo in piazza

Nel 2014 sono sbarcati oltre 170 mila immigrati, 4 volte quelli del 2013. Di questi, solo 1 su 10 ottiene lo status di rifugiato politico: questo numero fa capire con chiarezza che non si tratta di  “profughi che scappano dalle guerre” come sostiene la sinistra buonista che continua ottusamente a vole accogliere tutti indiscriminatamente.


Volantini e adesivi pronti in sezione per la gazebata


Sabato e domenica ci aspettiamo centinaia di persone ai gazebo che saranno organizzati anche a Desio per firmare il modulo di richiesta di asilo politico. Tanti i desiani in difficoltà che vogliono avere lo stesso trattamento dei "profughi". Tutte le adesioni all'iniziativa raccolte saranno consegnate in prefettura. Nella nostra città sono previsti due appuntamenti organizzati dai militanti del Carroccio sotto la guida del segretario politico Tino Perego: sabato pomeriggio dalle ore 14.00 alle 18.00 in piazza Conciliazione e domenica mattina dalle 9.00 alle 12.30 in via Garibaldi angolo via Grandi.
Si potranno compilare i moduli per richiedere il riconoscimento dello stato di profugo politico ed ottenere così il dono di questo governo targato Renzi - Alfano di un reddito di 700 euro al mese. Qualcosina in più dei famosi 80 euro. Naturalmente, per aderire all'iniziativa, non sarà necessario presentare un documento, così come per i finti profughi. 
Questa volta non ci troviamo di fronte alla solita provocazione o ad un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica su cosa stanno combinando gli "amici" del PD e dell'NCD al governo.
L’idea è quella di presentare migliaia di domande, raccolte in Lombardia e nel resto delle regioni italiane, seguendo le procedure indicate per la richiesta dello stato di profugo, esattamente come fanno i clandestini che quotidianamente sbarcano sulle coste del Mezzogiorno.
Per compilare il modulo è sufficiente presentarsi ai gazebo che saranno organizzati anche a Desio oppure è possibile scaricarlo dal sito Chiedo Asilo anche io, che pubblica anche la mappa completa di tutti i gazebo in cui è possibile consegnare il modulo compilato.

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

Seregno, pisinca gratuita ad agosto per gli under 14. Perchè a Desio no?

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.