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Cittadini pronti ad assaltare il Municipio? Lettera di un desiano

Pubblichiamo la lettera di un cittadino che, dopo l'ennesimo furto subito, scrive al sindaco di Desio. Oltre al primo cittadino, tra gli indirizzi a cui è stato inviato questo sfogo, insieme a quello di alcuni giornali locali, c'è anche quello della Lega Nord di Desio.

Il Municipio di Desio

L'esasperazione e la rabbia sono evidenti. Montano ancora di più quando - come spesso è accaduto - da parte dell'amministrazione comunale perchè episodi legati alla percezione della sicurezza in città sono sempre stati minimizzati. Monta ancora di più perché l'atteggiamento dell'amministrazione comunale che, anzichè essere in grado di utilizzare la Polizia Locale per prevenire e controllare, ne ha perso totalmente il controllo e quando va bene, l'unica direttiva che riesce a dare, è quella di fare multe. E basta.
Colpisce soprattutto la situazione, che è precipitata. Non siamo più di fronte ai furti notturni, con i ladri che cercano la complicità della notte. Non siamo in periferia, dove è più semplice passare inosservati. Siamo in centro, in pieno giorno. A due passi dal Municipio, la "casa" di tutti i desiani, la sede dell'istituzione più vicina ai cittadini. Che sul tema sicurezza, uno dei più importanti, dorme sonni profondi. Molto, molto profondi. 


Gent. Sig. Sindaco,
ieri pomeriggio, a tre passi dal Municipio , in pieno giorno abbiamo avuto l'ennesimo furto in appartamento, con effrazione di porta balcone.
Gli interessati recatisi dai Carabiniere si sono sentiti dire che le denunce di furto in appartamento sono arrivate a 900, negli ultimi mesi. Penso che la situazione di Desio sia simile a quella dei Comuni limitrofi.
Sarebbe auspicabile che i sindaci si consultino e unitamente facciano richiesta alle autorita' di polizia per azioni piu' incisive.
Vogliamo arrivare a quello che sta succedendo a Carrara dove i cittadini infuriati prendono d'assalto il municipio ? Forse e' necessario tornare ai bei tempi dove il popolo sovrano regolava la vita politica con metodi piuttosto arcaici ?
Cordiali saluti.
Umberto Casiraghi

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