Passa ai contenuti principali

Interpellanze, l'amministrazione non risponde. La Lega Nord scrive al Prefetto

Ancora una volta la Lega Nord ha dovuto rivolgersi al Prefetto per smuovere dall'inerzia l'Amministrazione Comunale di Desio. Ormai è la quarta volta in pochi mesi.

Stelio Pozzi, capogruppo
Di seguito ecco il testo della missiva inviata alla Prefettura, circa tre interpellanze -presentate da 15 giorni- che non hanno avuto ancora risposta. Ovviamente non si chiede al Prefetto di imporre alla Giunta il rispetto del regolamento dando risposta, quello sarà fatto in Consiglio Comunale e nelle sedi preposte. Si chiede invece che il Prefetto prenda atto del contenuto delle interpellanze le quali denunciano gravi situazioni di illegalità e di insicurezza per i Cittadini di Desio.
Purtroppo, nonostante le aspettative, su questi temi l'Amministrazione Corti non è così attenta e collaborativa. Sia allora il Prefetto (finché ci sarà) a garantire la sicurezza a Desio.



Con la presente siamo a segnalare alla S.V. la mancata risposta a 3 (tre) interpellanze presentate  dal Gruppo Consiliare Lega Nord Lista Civica per Desio, presentate il 10.06.2014 e il 11.06.2014.
A norma del Regolamento del Consiglio Comunale “Il Presidente del Consiglio Comunale, il Sindaco o l’Assessore delegato per materia, possono dare risposta immediata all’interrogazione presentata  durante la seduta. Se non dispongono degli elementi necessari per una risposta, ne prendono atto  e si riservano di dare risposta scritta all’interrogante entro quindici giorni da quello di  presentazione” (Articolo 57 comma 5).
Aldilà della formula utilizzata nel regolamento, le interpellanze sono state presentate in forma scritta prima dell’ultima seduta del Consiglio Comunale (svoltasi il 12.06.2014), non sono state  trattate dagli Assessori delegati in materia e, ad oggi, non hanno ricevuto risposta.
Come capirà dal contenuto delle interpellanze presentate, che si allegano in copia, si chiedeva dare chiarimenti circa i seguenti argomenti ritenuti dai sottoscritti urgenti ed indifferibili: 
1. la realizzazione di una vera e propria “tendopoli” di baracche e tende, realizzata in territorio desiano ai margini del quartiere dello “Spaccone” (sul prolungamento della via San  Vincenzo), che genera una situazione di insicurezza diffusa tra gli abitanti del quartiere, i  quali lamentano furti, presenza di rifiuti, ecc., oltreché probabili problematiche igienico-sanitari per gli occupanti della “tendopoli” stessa che vivono in assenza di acqua potabile e servizi igienici collegati alla fognatura; 
2. l’individuazione di un’area utilizzata abusivamente quale deposito di materiale edile in via Molinara angolo via Filippo da Desio, già segnalata al Consiglio Comunale nel corso del 2010 (dall’allora capogruppo del Partito Democratico ora Sindaco); invero, contemporaneamente alla presentazione dell’interpellanza, l’Amministrazione ha pubblicato l’elenco periodico degli abusi edilizi realizzati (in data 10.06.2014); 
3. l’individuazione di un’area utilizzata, probabilmente, abusivamente quale deposito di automezzi nei pressi della cava Molinara. 
Tutte queste situazioni, puntualmente documentate, rappresentano problematiche irrisolte di illegalità e carenza di sicurezza nel territorio cittadino, a cui Sindaco e Giunta devono assolutamente dare la massima priorità. 
Pertanto ci rivolgiamo alla S.V. perché segnali alle forze dell’ordine e alla magistratura gli argomenti delle interpellanze presentate, e intervenga presso il Sindaco e la Giunta, affinché prendano immediati provvedimenti, concertandoli anche con la Prefettura soprattutto in caso di carenze riscontrabili nell’Amministrazione Comunale, per risolvere definitivamente le problematiche segnalate ristabilendo le condizioni di sicurezza e legalità richieste.
I consiglieri comunali
Stelio Giorgio Pozzi
Riccardo Mariani
Andrea Villa
Antonio Zecchin

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

Seregno, pisinca gratuita ad agosto per gli under 14. Perchè a Desio no?

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.