Passa ai contenuti principali

Variante 2011, perchè la Lega uscì dall'aula. Intervento di Riccardo Mariani


Un passo indietro, tornando all'origine delle scelte urbanistiche di questa amministrazione ed alla variante del 2011. Desio in Padania continua a raccontare la posizione della Lega Nord sul PGT, riportiando l'intervento del consigliere Riccardo Mariani all'inizio della discussione sull'adozione durante il consiglio comunale di giovedì scorso. 

Riccardo Mariani
"Riteniamo importante precisare una questione rimasta forse, troppo a lungo in sospeso, e per cui siamo stati quasi tacciati di viltà. Qualcuno dovrebbe ricordarsi di aver paragonato la minoranza consiliare al Capitano Schettino mentre abbandonava la nave.
“Perché volevamo votare NO! all’adozione dell’ultima variante… ed invece siamo usciti dall’aula!”

Innanzitutto per il metodo adottato dalla Giunta, tutt’altro che democratico e partecipativo: in pochissimi mesi è stata buttata in piedi una variante (anzi una, più due micro-varianti puntuali), senza nessuna partecipazione e coinvolgimento della Cittadinanza e delle forze politiche che compongono “l’altra parte” del Consiglio Comunale.
Più volte l’Assessore ed il Sindaco hanno affermato che quella variante, gioco-forza, era un tentativo di mettere in sicurezza il territorio. Dovete ammettere però che avete forzato la mano sia nei tempi che nei modi.
Qualche giorno fa’ l’Assessore ci ha rinfacciato che la VAS la “fate sul serio”: “non come è stato fatto in altri ambiti”, quasi fosse una questione di principio o di fede. In realtà avete adottato quella variante SENZA AVER FATTO LA VAS… o meglio, l’avete fatta dopo!
Sapete perfettamente di questa “pecca”. Anche per questo avete la necessità di fare quel “secondo” passo, di cui parlate da anni, per scongiurare il pericolo che, tra qualche mese o qualche anno, la vostra tanto decantata “variante verde” venga travolta dalle sentenze dei giudici, come è successo in casi analoghi. Ma questo sta nel gioco delle parti tra Pubblica Amministrazione e Operatori/Proprietari, dove l’Ente Pubblico è sempre un passo avanti (dati i tempi biblici della Giustizia Italiana) e i Cittadini sono sempre costretti a rincorrere a suon di costosi ricorsi. Ma ci sta’!
Macchiavelli sosteneva che “IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI”.

Volevamo votare NO! all’ultima variante per questo motivo: eravamo convinti, come lo siamo tutt’ora, che quella variante non fosse “proceduralmente” corretta. Addirittura l’avvio di procedimento (fatto inopinatamente dalla Giunta precedente, già traballante) riguardava “solo” modifiche al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi:
MENTRE IL PIANO DEI SERVIZI NON È STATO MINIMAMENTE TOCCATO, IL PIANO DELLE REGOLE È STATO COMPLETAMETE STRAVOLTO; SIETE ANCHE ANDATI AD ANNULLARE IL DOCUMENTO DI PIANO CHE NON ERA OGGETTO DI VARIANTE!

Ricordate in che modo l’avete modificato svuotandolo di ogni contenuto? CON QUATTRO EMENDAMENTI QUATTRO, FORSE ASSEMBLATI LA SERA STESSA, CHE HANNO CANCELLATO LE 4 ATR!
Il tutto senza VAS e senza quel minimo di confronto sui contenuti: dopo quattro ore di discussione e dibattito (a tratti anche duro), a tarda sera, quando la sala era ormai quasi deserta, avete presentato degli emendamenti solo ed esclusivamente per appuntarvi al petto una medaglietta luccicante… alla quale ne sono seguite molte altre.
Prima di quella sera volevamo esprimere, senza nemmeno entrare nei contenuti, un convinto ed aprioristico NO! Il Vostro atteggiamento di allora, permetteteci di dire quasi Bulgaro, ha determinato la nostra uscita dall’aula senza formulare neppure una dichiarazione di voto che sarebbe risultata, a quel punto, fuori tema.
Sulla cancellazione delle 4 ATR avremmo anche potuto trovare un punto di convergenza visto il fatto che, subito dopo che la Giunta Mariani (in quegli stessi giorni del dicembre 2009) aveva adottato il Piano Attuativo di PAM-Antares, la Lega Nord ed alcuni consiglieri dell’allora maggioranza (ricordiamo il Cons. Bella) si erano opposti a che il progetto proseguisse il suo iter a causa delle allora note vicende giudiziarie, solo di natura “fiscale”, del soggetto attuatore. Poi i noti fatti che hanno portato alla caduta della Giunta Mariani-bis e le successive vicende giudiziarie.
Il Vostro atteggiamento, ripetiamo Bulgaro, ha condizionato e condiziona tutt’ora i rapporti tra maggioranza e minoranza, scaduti spesso e volentieri in attacchi personali e accuse reciproche, in una continua escalation che non favorisce in alcun modo in confronto civile e democratico.
Sempre qualche giorno fa’ il Sindaco ha anche millantato doti da “veggente”, presagendo che -questa sera- presenteremo 6, 7, 8 emendamenti, con il solo scopo di vederceli respingere e poter andare sui giornali a lamentarci di come le proposte della Lega Nord non vengano prese in considerazione.

RICORDIAMO AL SIGNOR SINDACO COME IL PRIMO A PRESENTARE EMENDAMENTI A “SORPRESA” IN QUEST’AULA SIA STATO IL CONS. HUELLER…, E DA LUI ABBIAMO IMPARATO LA LEZIONE!

C’è però una differenza sostanziale: PER NOI QUESTO È IL LUOGO DOVE SI DIALOGA E CI SI CONFRONTA, NEL QUALE SI PRESENTANO LE PROPOSTE E DOVE LE SI VOTA, PERTANTO CONTINUEREMO A FARE PROPOSTE NON SOLO PER VEDERCELE RESPINGERE, MA PERCHÉ QUESTO È IL NOSTRO RUOLO…
Gli incontri di quartiere sono le occasioni nelle quali i Cittadini (non solo quelli del PD) incontrano la loro Amministrazione e il loro Sindaco: non è il momento durante il quale assistere ai dibattiti politici tra maggioranza ed opposizione; per quello possono venire qui, mettersi seduti ed ascoltare 31 persone che blaterano… 32 se aggiungiamo anche il prof. Lanzani!

OGNI EMENDAMENTO CHE ABBIAMO PROPOSTO IN PASSATO È SEMPRE STATO IL FRUTTO DI UN LAVORO SVOLTO DAI NOSTRI CONSIGLIERI IN SEZIONE E CON LA SEZIONE. SARÀ COSÌ ANCHE IN FUTURO.
Per rispetto dei Cittadini che hanno votato anche noi, per rispetto delle istituzioni democratiche, per rispetto dell’intera Città e, in minima parte, anche per rispetto verso di noi, avete il dovere di ascoltare anche la minoranza!".

Riccardo Mariani
Consigliere comunale
Lega Nord - Lista per Desio

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

Seregno, pisinca gratuita ad agosto per gli under 14. Perchè a Desio no?

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.