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Slot-machines, le due facce del PD: approvata a Roma norma a favore delle lobby

Una malattia patologica, una forma di pericolosa dipendenza come quelle provocate dall'alcol o dalle droghe. Ecco cos'è la ludopatia, ovvero la febbre del gioco d'azzardo legalizzato, quello delle slot e delle altre macchinette disseminate in bar, locali o altri luoghi pubblici. Regione Lombardia ha approvato una legge per contenere questo fenomeno, ed anche alcuni comuni - come Desio - hanno intrapreso iniziative simili.


Come sempre, ad andare controcorrente e non riuscire a capire i problemi reali è Roma. Il Senato ha approvato, infatti, un emendamento - anche con i voti del Partito Democratico - che taglia i trasferimenti statali agli enti che emanano norme restrittive contro il gioco d'azzardo.

E' inutile che la nostra Amministrazione comunale promuova raccolte firme contro il gioco d'azzardo, è inutile. Così' come sull'inceneritore, il PD sta tenendo un comportamento ambiguo e doppiogiochista: basta con queste prese in giro, un comportamento del genere non merita responsabilità di governo, locale o nazionale che siano.

Roma guarda alla Lombardia e a Desio solo per rubarci i nostri soldi e sperperarli allegramente.

Secondo un’indagine della Finanza, alcune concessionarie di slot machine hanno un debito di 98 miliardi di euro verso lo Stato. Le società in questione sono: Atlantis World Giocolegale limited, Snai spa, Sisal spa, Gmatica srl, Cogetech spa, Gamenet spa, Lottomatica Videolot Rete spa, Cirsa Italia srl, H.b.G. Srl e Codere.

In primo grado, il processo della Corte dei Conti ha multato le società di soli 2 miliardi e mezzo con uno sconto di pena di 96 miliardi di euro (oltre il 90%). La guerra all’evasione in un settore come il gioco d’azzardo dovrebbe essere sancita da leggi e multe severe, invece con questo sconto fiscale si andrebbero a legittimare comportamenti illegali. Davanti a questi episodi, cresce la voglia di indipendenza. Perchè la Lombardia, regione virtuosa e leader nella battaglia contro la ludopatia dovrebbe continuare a far parte di uno stato che invece lucra sulla salute della gente e manda sul lastrico intere famiglie?

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