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BEA, la Lega Nord chiede la testa del presidente

La Lega Nord chiede la testa di Alcide Copreni e di tutto il vertice di BEA. A leggere il testo della mozione che verrà presentata in tutti i Comuni soci di Brianza Energia Ambiente è stato giovedì sera il consigliere del Carroccio Antonio Zecchin.

Si chiede agli altri sindaci sostanzialmente di imitare Roberto Corti e di accodarvisi nel ricorso al Tar contro la società di via Agnesi. Non solo, la Lega fa un passo in più: chiede sia convocata una assemblea straordinaria dei soci per la revoca del nuovo statuto societario e del piano industriale approvati los corso ottobre e di sfiduciare Copreni e il CdA.
In sala consiliare si sono visti diversi esponenti leghisti della zona: Marina Romanò di Cesano, Matteo Mazza di Muggiò, Loris Dante di Nova (e assessore a Meda), il sindaco di Bovisio Masciago Emanuele Galimberti.
Per la Lega il piano industriale non è conveniente per i comuni, vanifica la possibilità di aumentare la differenziata con un conferimento di vent'anni a quantità vincolanti di rifiuti da trattare. Inoltre BEA ha proceduto con inusuale rapidità alla costituzione di "BEA gestioni" vincolando le scelte per il prossimo triennio inibendo la possibilità dei soci di valutare le professionalità. Sulla strana alleanza tra Lega e centrosinistra desiano il segretario di circoscrizione Dante afferma che "i rifiuti non hanno colore". "Bovisio ha un contenzioso legale con BEA sul conferimento - ha ricordato Galimberti - Copreni va mandato a casa anche per il raddoppio del forno messo in pista e poi bloccato, con conseguenza la grana dell'azienda Unieco che ora chiede i danni".


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