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IMU, la tassa del governo Monti. Pettegolezzi e disinformazione, un po' di chiarezza

Non sapendo come difendere la reintroduzione dell’ICI, che oggi si chiama IMU, in molti inventano teorie strampalate per dare la colpa alla riforma federalista voluta dalla Lega Nord,  non andata a compimento e mai attuata a causa della caduta anticipata del governo Berlusconi. Anche a Desio il pettegolezzo politico contribuisce alla disinformazione, proviamo a fare un po' di chiarezza.


Il nome stesso lo dice. L'IMU, acronimo di Imposta Municipale Unica, avrebbe originariamente dovuto accorpare in un solo adempimento fiscale le varie forme di tassazione che gravano sugli immobili: tariffa rifiuti, Irpef, Iva, imposte di registro, imposte catastali ed imposte sui mutui. Ma il governo Monti, con la complicità di PD, PDL ed UDC, l'ha trasformata in un'altra cosa.

Un po' di storia - L’ICI, ossia l’imposta comunale sugli immobili, era stata introdotta dal governo Amato nel 1992 all’interno della triste manovra finanziaria che prevedeva il prelievo forzoso del 6 per mille su tutti i conti correnti bancari. Avrebbe dovuto essere una tassa temporanea e straordinaria, invece non è mai stata abolita: un po’ come le accise sulla benzina per le guerre in Abissinia e terremoti vari. Ad abolirla ci ha pensato il governo Berlusconi nel 2008, ma l’eliminazione dell’ICI è stata giudicata “un’anomalia tutta italiana” dal nuovo premier Mario Monti, subito dopo l'inediamento del govrno tecnico.


Parlamentari leghisti protestano contro le tasse di Monti


IMU - ICI, le differenze - Come possa essere anomala l’abolizione di una tassa straordinaria e temporanea non è dato saperlo, fatto sta che il buon Monti per reintrodurla aveva a disposizione due possibilità: anticipare la nuova imposta municipale (IMU) dal 2014 al 2012 estendendola all’abitazione principale, oppure puntare su una “service tax” aggiuntiva. Ha scelto la prima opzione. Ha anticipato l’IMU, tassa inventata dal precedente ministro della semplificazione normativa Roberto Calderoli, che sarebbe dovuta entrare in vigore nel 2014, e l’ha estesa alla prima casa. Già, l’ha estesa, perché l’IMU di Calderoli altro non era che una tassa che in un solo adempimento fiscale avrebbe accorpato le varie forme di tassazione che gravano sugli immobili: tariffa rifiuti, Irpef, Iva, imposte di registro, imposte catastali e imposte sui mutui. Un’imposta unica, come suggerisce il nome stesso, su base territoriale e riscossa dai Comuni. La prima casa non sarebbe stata soggetta ad imposizioni. Men che meno era prevista o già entrata in vigore alcuna rivalutazione catastale, specialmente del 60%, come stabilita dal governo Monti.

Ecco perchè sostenere che coloro che l'attuale IMU sia frutto del federalismo fiscale della Lega Nord è falso. Ed ecco perchè, soprattuto Il Partito Democratico e l'UDC dimostrano tutta la loro malafede nel portare avanti questa posizione. Così facendo, mentono a loro stessi ed agli elettori.
Sarebbe opportuno chiedersi per quale motivo PD ed UDC fossero contrari alla versione originale dell'IMU,  che avrebbe voluto introdurre il precedente governo e non prevedeva una tassazione sulla prima casa, mentre nulla hanno da eccepire all'IMU versione Mario Monti e l'hanno sostenuta senza storcere il naso.
Tanto più che, a differenza dell’Imu “inventata da Calderoli”, questa nuova ICI non porterà alcun beneficio ai comuni, che faranno la parte dei semplici esattori in nome e per conto dello stato centrale.

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