Passa ai contenuti principali

Desio, nuovo impianto per rifiuti pericolosi in arrivo. La Lega: "Il comune prende provvedimenti?"

In arrivo a Desio una nuova struttura per il trattamento dei rifiuti. Sorgerà in via don Sturzo, a pochi metri dall'inceneritore. La notizia è anticipata dal blog "Made in Desio", con i consiglieri comunali non ancora al corrente della questione e tenuti all'oscuro di tutto. Silvio Arienti, capogruppo della Lega Nord lista per Desio, ha sollevato la questione in consiglio comunale chiedendo all'amministrazione che cosa stia facendo per tutelare la salute dei cittadini.

Si parla di 45mila tonnellate di rifiuti smaltiti all'anno, che equivalgono a 150 tonnellate quotidiane trasportate su gomma, con 16 movimenti di camion al giorno. Sono questi i numeri previsti per l'insediamento del nuovo impianto di trattamento dei rifiuti, progettato dalla società Ecorisorse. "Il comune prevede di prendere dei provvedimenti?" ha dichiarato Arienti nel corso dell'ultimo consiglio comunale.

Silvio Arienti

I proponenti hanno sicuramente tenuto conto di tutte le normative in essere ed avranno le documentazioni in regola, ciò non toglie che il trattamento di rifiuti come imballaggi pericolosi, sostanze chimiche, solventi allogenati, residui allogenati ed altro ancora, possa bastare per escludere ripercussioni sulla falda, sull'inquinamento del suolo, dell'aria ed acustico. 

Di seguito la documentazione fornita dall'amministrazione su richiesta dei consiglieri comunali
- Sintesi non tecnica


---------------------------------------------------------------
Desio, Nuova discarica per il trattamento di rifiuti pericolosi, nella zona artigianale(Il Giorno, 4 novembre 2012)
«Perchè non siamo stati messi al corrente?», polemizza la Lega Nord. «Non capisco come nessuno dica nulla – aggiunge Camillo Redaelli del Coordinamento dei comitati di quartiere – aspettiamo di avere prima possibile la documentazione per preparare delle osservazioni. Chi può, faccia qualcosa e pure in fretta...».





Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

Seregno, pisinca gratuita ad agosto per gli under 14. Perchè a Desio no?

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.