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Tutte le bufale sui vitalizi in Regione Lombardia

In questi giorni si parla molto dei vitalizi in Regione Lombardia. Molte delle cose dette e scritte, si sono rivelate essere delle bufale. Infatti, indipendentemente dalle dimissioni o meno, nessun consigliere regionale percepirà il vitalizio. Chi ha interesse nel diffondere informazioni false, e perchè?


Il messaggio di Matteo Salvini su Facebook

A partire dal 20 ottobre 2012 i Consiglieri regionali potranno maturare il vitalizio?NO!!! In base al decreto legge 174 del 10 ottobre 2012, nessun Consigliere regionale ha diritto al vitalizio se non ha raggiunto i 66 anni di età e non ha compiuto almeno 10 anni di attività in Consiglio.

E se i consiglieri si dimettessero prima del 20 ottobre? Non cambierebbe nulla. Infatti, tutti i Consiglieri regionali dimissionari, resterebbero comunque in carica fino all'elezione del nuovo Consiglio regionale (sia che ciò avvenga a dicembre, a febbraio o ad aprile). il Consiglio regionale si sarebbe dovuto sciogliere sei mesi fa per impedire ai consiglieri di raggiungere i due anni e sei mesi.

Si dice che la Minetti percepirà il vitalizio a 27 anni. E' vero?No! Anche per la Minetti vale la regola dei 66 anni di età e dei 10 anni di attività in consiglio. E lei è stata eletta due anni e mezzo fa...

Perché non si abolisce il vitalizio? E' già stato fatto! Dalla prossima legislatura infatti il vitalizio in Regione Lombardia non esiterà più. Ciò è frutto di una battaglia della Lega Nord che, con una legge regionale del dicembre 2011, ha abolito gli assegni vitalizi
a partire dalla prossima legislatura.

Perché la Lega vuole andare ad elezioni ad aprile e non prima? Innanzitutto per risparmiare. Infatti accorpando le regionali e le politiche si avrebbe un risparmio per i Lombardi di ben 50 milioni di euro. In tempi di crisi non possiamo permetterci di buttare via questi soldi.
In questi mesi inoltre vogliamo approvare una nuova legge elettorale per cancellare il listino e scongiurare altri casi Minetti e intendiamo abbassare ulteriormente i costi della politica diminuendo il numero dei consiglieri da 80 a 60. Fatto ciò, tutti a votare ad aprile!

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