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Prima il Nord, le professioni. Stati generali a Milano, Desio presente

Lo scorso sabato pomeriggio, si è svolto a Milano il Forum delle Professioni -organizzato dalla Lega Nord-, alla presenza di numerosi rappresentanti degli ordini professionali, sia a livello nazionale che locale. Anche da Desio non è mancata la partecipazione. Ecco i temi che sono stati affrontati.


Così come per gli ‘Stati Generali del Nord’ dello scorso settembre, l’incontro ha posto l’accento su “12 questioni” aperte, che interessano circa 2,3 milioni di professionisti (ma non solo), introdotte ed illustrate da Nicola Molteni (Responsabile professioni Lega Nord), quali sintesi del lavoro tecnico del mattino.
Il forum ha posto innanzitutto la questione della “liberalizzazione” delle professioni quale occasione di “modernizzazione”. Da questa considerazione e dall’analisi delle problematiche del mondo delle professioni intellettuali discendono tutti le proposte avanzate.
Si va dall’accesso al mondo del lavoro per i giovani, alla materia fiscale, alla formazione e aggiornamento professionale, alla responsabilità civile, alle tariffe e pubblicità informativa, fino ai nuovi modelli organizzativi (società di professionisti che non devono avere soci di capitale!).
Il forum ha affrontato anche il tema della riforma del Ministro Fornero sulle false partite IVA, ma anche delle problematiche di tutte quelle professioni, vecchie e nuove, che non sono riconosciute (si pensi agli amministratori di condominio che non hanno un albo professionale -con la conseguente mancanza di tutela sia per i professionisti che per i Cittadini- o alle nuove professioni legate ad internet).
Una riflessione, che si traduce in due domande: ma qual è il ruolo delle professioni nella società italiana? E perché un Cittadino dovrebbe interessarsi ai problemi delle libere professioni?
Perché i professionisti, molto spesso, sono un tramite tra Cittadino e Stato, ed in particolare verso la Pubblica Amministrazione: si pensi agli avvocati con i Tribunali, ai tecnici con i Comuni o l’Agenzia del Territorio (il vecchio catasto), ai tributaristi con l’Agenzia delle Entrate, ai medici con tutto il mondo della Sanità pubblica, ecc.
Spesso -quindi- il Cittadino necessita di interagire con lo Stato (in tutte le sue diramazioni più periferiche) attraverso il proprio professionista di fiducia. La semplificazione del lavoro dei professionisti è semplificazione della vita dei Cittadini!
Da qui il concetto di “semplificazione e sburocratizzazione del funzionamento e delle procedure nella Pubblica Amministrazione”, che non è solo semplificazione per il lavoro del professionista, ma è “efficienza dello Stato” e qualità dei “servizi pubblici verso il Cittadino”, ed ecco perché sarebbe più opportuno parlare di “modernizzazione” in luogo di “liberalizzazione”.
Viviamo ancora in un Paese dove -troppe volte- i servizi pubblici non sono all’altezza delle reali necessità dei Cittadini: come in un “gigantesco imbuco”, tutte le inefficienze dello Stato arrivano e si manifestano al Cittadino, che richiede competenza, trasparenza e tempistiche certe: nella nostra burocrazia -invece- si annidano corruzione, privilegi e rendite di posizione, che tanto costano in termini economici al mondo dell’economia.

Allo stesso modo la “macchina” dello Stato non riesce a restare al passo con l’economia reale, producendo leggi già superate pochi mesi dopo la loro approvazione, o peggio da subito inefficaci. Il mondo delle libere professioni paga, prima degli altri l’inefficienza dello Stato, sia in termini di funzionamento sia in termini legislativi (non si contano più le riforme, spesso senza senso, attuate fino ad oggi).
Le professioni chiedono risposte, e i 12 punti usciti dal forum sono un ottimo inizio, per permettere ai Cittadini di usufruire di servizi migliori in uno Stato che funzioni, non più legato al concetto della “concessione” di un diritto (di derivazione regia), ma all’esercizio di questo diritto da parte del Cittadino stesso.

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