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Monza non è Latina, Desio non è Corigliano Calabro. Il Nord discriminato

Se Monza, capitale della Brianza, riceve dal Governo in trasferimenti 8,3 milioni di euro, perché Latina, che ha più o meno le stesse dimensioni ne riceve 19,9? Una domanda che la Lega porrà direttamente ai cittadini nel weekend del 20 e 21 ottobre con la mobilitazione generale del Carroccio pro referendum. Gazebo (una media di tre per ogni città) per raccogliere le firme necessarie a proporre tre quesiti su trasferimenti statali, Imu ed Europa. “Sarà un’iniziativa che coinvolgerà tutte le sezioni del partito in Brianza - spiegano Dionigi Canobbio, segretario provinciale e Andrea Villa, coordinatore dei Giovani padani - per un totale di circa 164 gazebo e 800 militanti impegnati”.


Per dare un’idea delle disparità di trattamento tra nord e sud (il nuovo slogan leghista è appunto “Prima il Nord!”) il partito ha scartabellato il sito del ministero dell’Economia a caccia di trasferimenti. Scoprendo che, seppure con realtà analoghe sotto il profilo della popolazione, le città del nord ricevono meno rispetto ad altre città del centro e sud Italia. “Abbiamo scelto tre città campione, Monza, Desio e Concorezzo - spiega Andrea Villa - Il capoluogo e due realtà con più e meno di 15mila abitanti. Ma nonostante questo, la situazione è più o meno identica”. Monza perde il raffronto con Latina e Catanzaro. Infatti, se la prima supera di poco gli 8 milioni e la seconda arriva quasi a 20, mentre Catanzaro tocca quota 24 milioni 93mila euro. Idem avviene a Desio che, raffrontata a Cogliano Calabro e Modugno, in provincia di Bari, perde di gran lunga con i suoi 2,9 milioni di euro provenienti da Roma, che diventano 5,2 a Cogliano e 4,9 a Modugno. Concorezzo, in trasferimenti, riceve poco meno di un milione 100 mila euro, decisamente meno rispetto a Saviano, in provincia di Napoli e a Rosarno (divenuta famosa per la rivolta degli immigrati) a quota 2,7 milioni di euro. È sufficiente paragonare anche le attribuzioni per abitante: a Concorezzo 71 euro che diventano 114 a Saviano e 188 a Rosarno. Ironia della sorte, la voce più consistente nel lungo elenco del ministero è proprio quella delle “assegnazioni da federalismo municipale”. Da qui, dunque, l’idea di proporre un referendum affinché sia possibile trattenere sul territorio il 75% di quanto versato in tasse. “È una battaglia che dovrebbe interessare tutti - precisa Villa - e non soltanto i leghisti perché sarà a beneficio di tutti i Comuni del nord”. Insieme il Carroccio raccoglierà le firme anche per proporre un referendum sull’Imu del Governo Monti e sull’Euro e l’Europa. Nell’occasione saranno presentati anche i “12 progetti concreti per far ripartire il nord”, manifesto della nuova Lega targata Maroni. Si parla di euroregione, di eliminazione dei sussidi alle imprese senza futuro, fiscalità più vantaggiosa per evitare delocalizzazioni, il taglio di almeno un milioni di dipendenti pubblici nelle regioni che si dimostrano meno virtuose, meno burocrazia e più infrastrutture. Anche sul fronte lavoro e previdenza, il Carroccio propone il passaggio dai contratti nazionali a quelli territoriali. Da ultimo, la politica a costo zero: dimezzamento dei parlamentari, riduzione dei consiglieri regionali e realizzazione del Senato federale, con l’abolizione di qualsiasi finanziamento pubblico ai partiti. www.esagonoweb.it


A Desio sarà possibile firmare nelle seguenti postazioni:
- Sabato 20 ottobre, dalle 15.00 alle 18.30: piazza Conciliazione, via Mazzini (ospedale)
- Domenica 21 ottobre, dalle 9.15 alle 12.30: piazza Conciliazione, piazza don Giussani, piazza Giovanni XXIII, piazza Carendon, via Garibaldi ang. via Cadore.


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