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L'inceneritore di Desio manda in fumo il PD della Brianza?

Da una parte Gigi Ponti, sindaco di Cesano Maderno, favorevole ad un potenziamento del forno inceneritore di Desio. Dall'altra parte Roberto Corti, primo cittadino di Desio, assolutamente contrario. Una cosa li accomuna: la tessera del Partito Democratico in tasca. La domanda sorge spontanea: quale visione ha il PD brianzolo in materia di smaltimento dei rifiuti?
 

"Siamo stupiti e amareggiati dalla sordità (spesso scientemente costruita) e dalla disinformazione di buona parte del nostro Partito, a livello locale e provinciale" si legge in una nota diramata dal PD desiano. L'attacco a Gigi Ponti, che oltre ad essere sindaco di Cesano è anche segretario provinciale del partito, non può passare inosservata. La frattura è evidente.

Venerdì pomeriggio si è riunita l'assemblea dei soci di BEA. All'ordine del giorno l'approvazione del piano industriale per i prossimi vent'anni, che prevede un incremento dei rifiuti da conferire nell'inceneritore desiano. La Lega Nord ha espresso la propria  posizione di contrarietà con il voto negativo durante il consiglio comunale di giovedì scorso a Cesano Maderno. Purtroppo a Desio non è stato possibile fare la stessa cosa perchè la maggioranza di centrosinistra non ha ritenuto utile condividere una decisione così importante con le altr forze politiche.
Alla fine il piano industriale è passato. Unico sindaco ad esprimersi contrariamente è stato Roberto Corti (PD) di Desio, mentre la provincia di Monza e Brianza, con Muggiò e Lentate sul Seveso si sono astenuti. Bovisio Masciago (Lega Nord) non ha partecipato. Tutti gli altri sindaci hanno votato a favore di un aumento della quantità di rifiuti da bruciare.

Permettere un aumento del rifiuto da incenerire nell'impianto desiano, vuol dire scegliere una strada che va in netto contrasto con le politiche di aumento della raccolta differenziata e del riciclo, aprendo le porte del nostro forno ai rifiuti provenienti da altre regioni italiane. Per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, la Lombardia ha raggiunto l’autosufficienza con gli impianti attualmente esistenti: per questo motivo il rilascio di nuove autorizzazioni per impianti e per l’ampliamento di quelli già esistenti con aumento delle potenzialità di smaltimento, non è necessario.
Cosa porta una parte del Partito Democratico ad andare in direzione opposta? Quando si parla di smaltimento rifiuti gli interessi nascosti sono molti. Ed è proprio questo uno dei motivi principali che hanno portato alla sfiducia dell'ex sindaco di Cesano, Marina Romanò, che aveva una linea opposta a quella del suo successore Gigi Ponti.


Regione annuncia moratoria su nuovi impianti per smaltimento rifiuti solidi urbani

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