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Servono soldi: il Comune vende due terreni. A Desio si accende lo scontro

Il comune di Desio ha bisogno di soldi, e per fare cassa mette all'asta alcuni terreni sui cui sarà possibile edificare. Lo stop alla cementificazione e al consumo di suolo sono andate a ramengo: la giunta di centrosinistra si rimangia le promesse elettorali.


«POI DAVANO degli immobiliaristi agli altri....e loro allora?». Agosto caldo per la Giunta di centrosinistra di Desio, accerchiata in queste settimane dalle lamentele di diversi cittadini per la manutenzione della città: dalle critiche dei dipendenti per la gestione dei rapporti sindacali e dalle pesanti frecciate di alcuni membri dell'opposizione. Prima sulla «eccessiva promozione di convegni contro la mafia, mentre la città viene abbandonata...», adesso sulla vendita all'asta di due terreni comunali edificabili, per fare cassa. Ed è ancora una volta l'ex sindaco Giampiero Mariani a dare battaglia, con la battuta sugli immobiliaristi che prelude ad altre iniziative di «protesta», questa volta supportato anche dalla Lega Nord, che per voce del consigliere Andrea Villa aggiunge: «È un controsenso evidente: prima fanno la Variante al Pgt per bloccare il cemento, dicono che ci sono troppe case vuote, il mercato è in crisi e poi permettono di costruire». Lo stesso Villa l'aveva segnalato anche in Commissione Bilancio: «Ho chiesto spiegazioni in particolare per il lotto in via De Gasperi - spiega - grazie al quale i proprietari dei terreni accanto potranno iniziare a costruire palazzine. Mi è stato risposto che i problemi di oggi sono stati causati dal Pgt del 2008 della precedente amministrazione, come al solito si è scaricato su altri. Io sono perfettamente d'accordo con la linea basta cemento, ma deve essere portata avanti con coerenza». Invece, per ragioni di cassa, si è preferito procedere con le due aste, i cui avvisi pubblici sono usciti in questi giorni: uno riguarda appunto il terreno di 342 metri quadri in zona San Pietro e Paolo, la cui base d'asta è stata fissata ad 86mila euro. L'altro di quasi 1.400 metri è in via Del Commercio, alla periferia sud della città, in zona produttiva: base d'asta a 350mila euro. Con le due cessioni, dunque, le casse comunali dovrebbero guadagnare quasi 450mila euro. «E sono soldi fondamentali per salvaguardare certi equilibri finanziari - replica il sindaco Roberto Corti, molto tranquillo sulla questione ma scocciato dal rigurgito di critiche su una questione che riteneva archiviata nei passaggi precedenti -. Bisogna ricordare che avevamo circa 40mila metri quadri di terreni edificabili, di nostra proprietà, che abbiamo deciso di far tornare agricoli, con la Variante al Pgt. Le due eccezioni sono state fatte con la logica dello sviluppo sostenibile».
L'ASTA si terrà venerdì 14 aprile, alle 9.30, nella Sala Pertini al secondo piano del Comune. Per il terreno più piccolo è previsto un rilancio minimo di un solo centesimo, mentre per l'altro il rilancio minimo è di ben 20mila euro. Il plico con l'offerta e la documentazione deve pervenire in Municipio entro le 12.30 del 13 settembre. Tutte le informazioni e i materiali per partecipare si trovano sul sito internet del Comune.
di Alessandro Crisafulli - Il Giorno | Sabato 18 agosto 2012


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