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Desio va a rotoli, l'ex sindaco attacca la giunta. Uno scontro fra titani.

Responsabilità e scelte di chi amministra oggi, ma il sindaco Roberto Corti, davanti alle difficoltà, scarica la colpa sui suoi predecessori. E' sempre colpa degli altri. Le strade e i marciapiedi di Desio sono undisastro, come dimostrano i continui incidenti per la mancanza di manutenzione. L'ex sindaco attacca quello attuale: uno scontro fra titani.
La sicurezza è un problema, la previsione IMU è stata sbagliata in pieno, aumentano le tasse e il bilancio arranca. Come se tagliare oggi l'erba in stazione, fosse stato un problema di ieri. Come se ad aver previsto più entrate dall'IMU di oggi, fossero stati i sindaci precedenti. Roberto Corti non perde occasione per dimostrare la sua inadeguatezza a guidare la città. Davanti ai problemi, soprattutto i tanti irrisolti o peggiorati, l'attuale sindaco non è in grado di assumersi le proprie responsabilità rimane. Sulla chiusura del Tribunale, voluta dal governo che LUI sostiene, ha dato colpa alla Lega Nord.
Ha paura, scappa di fronte all'evidente incapacità amministrativa che contraddistingue la sua maggioranza: la determina sull'affidamento dell'aggiornamento IMU, confusa, sgrammaticata e che non rispetta quasi per nulla i principi di trasparenza declamati in campagna elettorale, ne è la prova lampante.


"Desio va a rotoli" L'ex sindaco attacca la Giunta
Mariani: "sono in carica da un anno e mezzo, e non hanno rifatto neanche un marciapiede". Corti: "quando i soldi c'erano non sono stati fatti piani di manutenzione, così ora noi siamo in difficoltà".
www.ilgiorno.it
Desio, 10 agosto 2012 - «Scarsa manutenzione, anzi inesistente...». Sono tanti i cittadini di Desio che in questi mesi si stanno lamentando per lo stato di parziale abbandono del territorio. Numerosi i casi di anziani caduti per colpa di marciapiedi sconnessi, le macchine “inciampate” in grosse buche, le zone verdi invase dalle sterpaglie, le aree deturpate dai rifiuti. Una situazione nota anche al Comune, dove spesso arrivano segnalazioni e lamentele.
Ma anche una situazione che fa “esplodere” l’ex sindaco Giampiero Mariani, che si scaglia contro il suo successore Roberto Corti e la sua vice Lucrezia Ricchiuti: «Loro sono in carica da quasi un anno e mezzo – sbotta – e non hanno rifatto un solo metro quadro di marciapiede! Hanno solo pensato a farsi belli, con inutili convegni contro la mafia, come l’ultimo consiglio comunale congiunto con la Provincia. Inutili, certo, perchè non è con le chiacchiere che si combatte la mafia. Pensano solo a quello, a mettersi in vetrina come paladini contro il malaffare, mentre la città è lasciata andare a rotoli e la gente si lamenta».
Un fiume in piena, l’ex primo cittadino, «bisogna amministrare la città – aggiunge – non inventarsi che il Ptb è stato devastato dalla ‘ndrangheta e quant’altro... noi le strade le abbiamo rifatte, ultime ad esempio le vie Matteotti e Diaz, loro cosa hanno fatto per rendere la città più sicura e vivibile?». Pacata la replica di Corti, «non capisco cosa c’entri l’abbinamento tra le iniziative contro la ‘ndrangheta e le buche nei marciapiedi – dice – comunque le prime sono necessarie: probabilmente Mariani, che negava l’esistenza della ‘ndrangheta in città, non ha la nostra sensibilità verso il problema...».
Poi, entra nel merito della questione manutenzione (l’ultimo episodio di anziana caduta sul marciapiede sconnesso, tra l’altro, è avvenuto proprio di fronte a casa sua): «La realtà è che quando i soldi c’erano e si potevano spendere, cioè negli anni scorsi – sottolinea – è stato fatto ben poco: ecco perchè adesso la situazione è critica e noi, purtroppo, siamo con le mani legate».

Infatti, «i soldi ci sarebbero ma si sa che non possiamo spenderli – spiega Corti -: io le rifarei tutte le strade e i marciapiedi, ma non è possibile». Poi, torna su quelle che a suo parere sono mancanze degli anni passati, quindi proprio dell’amministrazione Mariani: «C’erano a disposizione milioni e milioni di euro e non sono stati realizzati piani di manutenzioni né delle strade né delle scuole, così adesso noi ci troviamo in difficoltà, con una situazione critica a cui possiamo rispondere solo con dei rappezzi. La manutenzione della città non è questione di volontà è un fatto esclusivamente economico».

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