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Mentre l'amministrazione pensa ai filmini, i ladri rubano nel PTB. Dopo il danno, la beffa.

Prima il capannone viene devastato, con la scoperta dello scempio avvenuta a qualche giorno di distanza. La struttura non viene messa in sicurezza e rimane abbandonata, nonostante all'interno ci siano strumentazioni di valore che andrebbero custodite. Successivamente avviene un furto.
La vicenda legata alla distruzione del capannone comunale all'interno del Polo Tecnologico acquisice contorni poco chiari. Davanti a tutto questo, cosa fanno gli amministratori di Desio, sindaco e vicesindaco in testa?
Hanno pensato a produrre un filmato per promuovere lo scempio, il book fotografico e farsi intervistare. Insomma, ogni occasione è buona per mettersi in mostra. Nel frattempo, mentre Roberto Corti e  Lucrezia Ricchiuti erano impegnati con trucco e parrucco, il PTB veniva ancora preso di mira, questa volta dai ladri.
Mercoledì scorso, in pieno giorno, sono state rubate tre fotocopiatrici nuove di zecca ed ancora imballate, scampate alla distruzione. Dopo il disastro della devastazione la struttura non è stata messa in sicurezza, ed ecco il risultato di un'amministrazione che pensa solo alla forma e non alla sostanza.
La maggioranza tiene così tanto a difendere la propria immagine, che durante la conferenza stampa di giovedì mattina, alla domanda su eventuali novità al PTB, il sindaco ha risposto con un "NO, nessuna novità", salvo poi comunicare la sera stessa, durante la riunione con i capigruippo consiliari, del furto avvenuto il giorno precedente. La mattina seguente, venerdì 18, il vicesindaco affermava alla stampa di non sapere nulla del furto. Tutto questo, per conservare l'immagine di un'amministrazione presuntuosamente perfetta.
Intanto, dopo il danno la beffa. Non bastava la distruzione, ci voleva anche il furto. Il vicesindaco ha già annunciato un aumento dell'IMU per pagare i danni. Loro pensano a sgovernare, e i desiani pagano.

Lucrezia Ricchiuti e Roberto Corti: (vice)sindaco e vice(sindaco) di Desio.




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