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Manca un progetto serio di sviluppo e rilancio per la città, Lega Nord boccia il bilancio Corti


Nella notte tra martedì e mercoledì è approvato il bilancio preventivo, per l'anno 2018, del Comune di Desio. Hanno votato a favore tutti i gruppi che sostengono il sindaco Roberto Corti, mentre le opposizioni hanno votato contro. Anche la Lega Nord ha dato parere negativo, dopo una discussione che ha visto impegnati i consiglieri Andrea Villa e Luca Ghezzi ad evidenziare i punti critici di questa manovra e presentare ben nove emendamenti migliorativi, che però non sono stati accolti. Di seguito cerchiamo di riassumere i principali motivi che ci hanno portato a dare un voto contrario.


Le solite promesse che non saranno mantenute
Approvare il bilancio entro il 31 dicembre non è segnale di merito, se poi i progetti previsti non vengono realizzati. La relazione del sindaco per l'anno prossimo è molto simile a quella dell'anno scorso, che vede la riproposizione di molti impegni che non sono stati mantenuti. Da anni nel bilancio sono previsti interventi per il centro storico e la Villa Tittoni, per l'estensione del wi-fi in alcune zone della città, per la riqualificazione dell'impianto di illuminazione pubblica, per la ristrutturazione della Tettoia Gavazzi. E ogni anno, puntualmente, questi interventi sono sempre rimandati all'anno dopo. Ci auguriamo che il 2018 sia l'anno buono, finalmente.


Piscina, palestra e Paladesio
Per il 2017 si era promesso di rendere il Paladesio "Sempre più al centro dello sport nazionale e in grado di ospitare grandi concerti" e di avere "una piscina pubblica ampliata in dimensioni e dotata di centro fitness", ma di tutto ciò non è stato realizzato nulla. Di grandi concerti non ce ne sono stati e addirittura il palazzetto è stato al centro di una figuraccia per l'interruzione di un torneo a causa di infiltrazioni d'acqua. Per il 2018 si promette di dare in gestione il Paladesio ad un privato, mentre della piscina non si fa più menzione. Sempre nel 2017 era previsto il termine e l'entrata in funzione della palestra per la ginnastica ritmica, che ad oggi (22/12/2017) non è ancora attiva.


La cava di via Molinara: si poteva fare prima sfruttando la disponibilità della regione
Per il 2018 è prevista la "caratterizzazione" della cava di via Molinara. Un intervento che avrebbe potuto arrivare molto prima, se solo il sindaco avesse seguito le indicazioni di Regione Lombardia che era disponibile ad intervenire con un finanziamento. Il comune avrebbe potuto risparmiare 30mila euro che sarebbero potuti essere utilizzati per altri interventi.


Metrotranvia: Risorse ferme per un progetto senza futuro
Quasi due milioni di euro sono fermi per la Metrotranvia. Un progetto fermo da anni, che ormai è superato e la cui realizzazione è ancora appesa a un filo. Sono risorse che abbiamo chiesto di essere utilizzate per asfaltare le vecchie rotaie su tutto l'asse di via Garibaldi e corso Italia, creare un sistema di trasporto locale desiano che colleghi il centro ed i servizi con i quartieri, per ampliare il sistema delle piste ciclabili, per ripristinare l'impianto idraulico di ciò che rimane della Roggia Traversi e per installare punti di ricarica per le auto elettriche. Ogni proposta è stata respinta, con questa maggioranza che si incaponisce a voler portare avanti un progetto che non ha futuro.



Protezione Civile con un mezzo Euro 0
Le battaglie a sostegno di un'aria più pulita sono solo ipocrisia se non si è in grado di garantire la sostiruzione dei mezzi inquinanti che usano le istituzioni. Il Ducato in uso alla Protezione Civile risale ai primi anni '90, è un euro 0 ed è ormai arrivato all'esaurimento del proprio corso. Abbiamo chiesto di mettere a bilancio una cifra per poterlo sostituire, ma ci è stato risposto di no. Legare la sua sostituzione a bandi di concorso, è come sperare in un terno al lotto. Si tratta di una spesa esigua per un Comune, che in questo bilancio non ha voluto trovare le risorse per poterla sostenere.


ANCI: tremila euro buttati che potevano essere dati alle associazioni
Della quota associativa annuale di 8mila euro, circa mille sono imputabili ad una rivista bimestrale, che costa sei euro a copia, che viene obbligatoriamente inviata a tutti gli amministratori comunali. Un vero spreco. Abbiamo proposto di non rinnovare più l'adesione ad ANCI, iscrivendo il nostro comune a CO.NORD, che ha una quota associativa più economica ed è maggiormante vicina alla nostra realtà territoriale. Si risparmierebebro tre mila euro all'anno, che abbiamo proporto di destinare alle associazioni, ma anche questa proposta è stata respinta.


Negato lo stanziamento aggiuntivo per dare più sostegno ai disoccupati
Per il sostegno all'occupazione, l'amministrazione comunale ha deciso di stanziare 32mila euro. Abbiamo proposto di aggiungerne altri 30mila, ma anche in questo caso, incomprensibilmente, la richiesta non è stata accolta.


Un bilancio senza identità, che non va nella "direzione giusta" ma in quella obbligata
Intervenire per la ristrutturazione delle scuole, asfaltare le strade e fare manutenzione di edifici pubblici non significa "andare nella giusta direzione", è andare in quella obbligata. E ci mancherebbe altro che un'amministrazione comunale, davanti alla facciata di una scuola da rifare o davanti ad una strada da sistemare, non lo voglia fare. Si tratta della normale amministrazione.


Manca un progetto serio per rilanciare la città
Manca un progetto serio in grado di rilanciare la città. Il sindaco ha definito il commercio "asse portante per l'economia cittadina". Per sostenerlo non bastano le serate estive del mercoledì. Nemmeno le iniziative in Villa Tittoni sono sufficienti, perchè sviluppandosi nelle ore serali e la domenica, non portano valore aggiunto nemmeno alla società che gestisce i parcheggi a pagamento. E la Roggia Traversi, abbandonata così, non giova all'immagine della Villa. In questo bilancio manca una voce di investimenti per sviluppare il turismo e, avendo dato i natali a Papa Pio XI, la nostra città ha le caratteristiche per sviluppare questo settore. Tuttavia per farlo, occorre una volontà politica che questa maggioranza miope non vuole avere.

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