Passa ai contenuti principali

Grazie ai tre milioni di lombardi ed ai dodicimila desiani: un voto del popolo per cambiare la storia

"Grazie ai 3 milioni di cittadini lombardi che sono andati a votare e al 95 per cento di coloro che hanno votato Sì. Insieme al Veneto abbiamo scritto una pagina storica per il futuro delle nostre regioni e del nostro Paese". Sono le parole che il presidente Roberto Maroni ha pronunciato oggi pomeriggio in consiglio regionale, commentando i dati della consultazione referendaria di domenica.
"Da ieri siamo già al lavoro, con il Consiglio regionale lombardo, gli enti locali e tutti gli stakeholder per arrivare a presentare la nostra richiesta al Governo, convinti che l’autonomia fiscale dei territori sia lo strumento più adeguato di sviluppo economico e competitività globale dell’intera nazione. I cittadini lombardi e quelli veneti hanno dimostrato di averlo capito. Lavorerò ogni giorno, insieme a tutti coloro che lo vorranno, per fare in modo che questa grande espressione democratica e popolare non venga tradita".

Durante il dibattito in aula non sono mancate le solite sterili polemiche portate avanti dal Partito Democratico, che come un disco ripetuto il mantra delle ultime settimane, dipingendo il successo come un flop. Alle accuse del centrosinistra, ha riposto Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord: "Fino a un anno fa le Regioni rischiavano di essere asfaltate dalla Riforma Boschi e ora, grazie a questi referendum, tornano al centro del dibattito politico. Un contropiede non da poco, che ci consente di passare dal neocentralismo renziano a un federalismo che, a differenza del passato, parte dal basso: dai territori e soprattutto da milioni di cittadini. Il risultato ottenuto servirà a tutte le Regioni che vorranno richiedere maggiori competenze, a partire naturalmente da quelle virtuose e con i conti in ordine".

"LOMBARDIA AUTONOMA BATTE CORTI SINDACO 12.069 A 8.193 VOTI"
"Corti sconfitto da una valanga di SI. Nonostante il suo invito al non voto, i desiani che vogliono la Lombardia autonoma sono molti più di quelli che hanno voluto lui sindaco di Desio. Con il voto elettronico la Lombardia entra nel futuro, chi ha boicottato il referendum rimane relegato in un angolo del passato". Questa è il commento di Martina Cambiaghi, segretario della Lega Nord sezione di Desio, ai dati ufficiali della consultazione referendaria.

Commenti

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.