"Confermo che sono in corso delle trattative per il Centrostile". Parola di sindaco di Desio, Roberto Corti (PD), riportate su "Il Cittadino" mercoledì 20 aprile 2016, a pochi giorni dal via ufficiale della campagna elettorale. "Seguiamo da vicino questa operazione: sarebbe una buona soluzione per tutta la città", diceva il primo cittadino dalle colonne della stampa locale.
E ci mancherebbe che, aggiungiamo noi, in un'operazione così importante il comune non abbia nulla da dire o seguire. Ma ad oltre un anno di distanza da quelle dichiarazioni roboanti, che sembravano più uno slogan elettorale che una possibilità concreta, tutto tace. Di progetti riguardanti il recupero dell'ex Palazzo del Mobile di Desio, per trasformarlo in una grande cittadella per anziani con vista superstrada, non si è mai più sentito parlare. Un progetto che relegava, ghettizzandola, una struttura per anziani in periferia, ma pur sempre un progetto su cui ragionare. Che è sparito nel nulla.
La situazione nel palazzone che affaccia su piazza Giotto ed è ben visibile dalla Valassina, è rimasta sempre la stessa, se non peggiorata. Pezzi di intonaco che si staccano, la struttura che va sempre più in malora e la presenza di tossici, spacciatori e delinquenti. Nei giorni scorsi c'è stata l'ennesima retata dei Carabinieri, che hanno trovato e sgomberato alcuni clandestini. Il sindaco se la prendeva con il vecchio cda della casa di riposo, "che aveva nel cassetto un progetto simile, non ha fatto nulla per arrivare ad una soluzione, ha posto solo veti. Intanto, il mondo va avanti". Mentre il mondo andava avanti, il sindaco rinominava alla guida del cda della casa di riposo lo stesso presidente che ha posto solo veti, la situazione è peggiorata e non è stato fatto nulla per migliorare la situazione.