Incredibile: il consiglio comunale boccia una proposta che può sviluppare turismo e commercio a Desio
Cosa unisce Desio con Monza e Milano? La Valssina direbbe qualcuno, la ferrovia direbbero altri. Sì, risposte esatte, ma c'è dell'altro. Anzi, c'è un altro. Si chiama, o meglio si chiamava, Giuseppe Piermarini. Nel consiglio comunale di giovedì scorso si è parlato di lui, vi spieghiamo il perchè.
Valorizzare Villa Tittoni, per davvero, inserendola nell'elenco dei beni tutelati dall'UNESCO. Era questo il senso di un ordine del giorno discusso nella seduta del parlamentino locale, che riprendeva un punto del programma elettorale del candidato sindaco Massimo Zanello. L'obiettivo, certo, sarebbe stato molto ambizioso. Ma non impossibile, non da scartare a priori come fatto dalle forze politiche (Partito Democratico, Desio Viva, La sinistra per Desio) che (s)governano questa città.
Il documento, presentato da Forza Italia, è stato respinto con i voti favorevoli della Lega Nord, contrario tutto il centrosinistra e astenuto il Movimento 5 stelle.
Per raggiungere questo obiettivo, di alto profilo culturale, serve innanzitutto la volontà politica, che l'amministrazione guidata da Roberto Corti (PD) ha dimostrato di non avere. E forse, dice qualcuno, oltre alla volontà politica mancano anche le competenze. Ma questo è un altro discorso.
Villa Tittoni è stata progettata dal Piermarini, uno dei più grandi architetti del '700, stimato e conosciuto per avere realizzato anche la Villa Reale di Monza e il Teatro alla Scala di Milano, solo per citare le prime due opere che saltano alla mente.
Ed è proprio da qui che nasce l'idea di creare un circuito che, ispirandosi a quello delle ville venete del Palladio, possa ricalcare un ideale percorso piermariniano in Lombardia. Solo in questo modo, facendo rete con altre realtà, potrebbe essere possibile raggiungere questo obiettivo che ha la possibilità di proiettare Desio in una dimensione internazionale, agganciandosi ad un ideale percorso turistico con Monza e Milano. Insieme al circuito dei Papi lombardi del '900, altro progetto che meriterebbe una considerazione maggiore, potrebbero aprirsi nuove prospettive turistiche, commerciali ed economiche per la città. Nuova linfa vitale di cui c'è assoluta necessità.
Certo, lo ripetiamo, si tratta di progetti molto ambiziosi che richiedono tempo, studi, approfondimenti ed investimenti per essere realizzati. Ma non sono impossibili. Servono le idee chiare, la volontà di raggiungere un obiettivo e la tenacia nel volerlo vedere realizzato. Serve, insomma, quello che manca a questa amministrazione che, pochi giorni fa, ha affossato una proposta che poteva essere davvero rivoluzionaria per Desio. Speriamo ci ripensino.
Qualcuno in consiglio comunale ha bocciato questa proposta perchè a Desio c'è già turismo, portato dalle iniziative del Parco Tittoni. Iniziative interessanti e lodevoli, ma il turismo è tutta un'altra cosa.