"Sono emozionato, si apre nuova storia per la nostra regione". Parola di Roberto Maroni, governatore della Lombardia, pronunciate subito dopo la firma del decreto che stabilisce ufficialmente al 22 ottobre prossimo la data del referendum per l'autonomia della nostra regione. E possiamo dare per certo che come lui, sono tantissimi i lombardi a provare la stessa emozione.
La firma è avvenuta questa mattina a Cremona, al termine della riunione di giunta. "Oggi è una bella giornata, è la Festa della Lombardia, e ho firmato il decreto che stabilisce che il referendum per l'autonomia si farà domenica 22 ottobre, dalle 7 alle 23", questo l'annuncio ufficiale. "È un appuntamento straordinariamente importante per tutti i Lombardi, perché può significare la svolta - ha proseguito il presidente -: è il coronamento di tante battaglie e la realizzazione di un sogno. Adesso la parola passa al popolo, come è giusto che ia in ogni sistema democratico".
L'emozione è ancora più carica di significato se si pensa che oggi è la Festa della Lombardia. Il 29 maggio del 1167 le truppe della Lega Lombarda sconfissero quelle del Barbarossa, sancendo così l'autonomia dall'Impero per i comuni lombardi. Ieri come oggi la storia si ripete, segnatevi questa data sul calendario: il 22 ottobre l'appuntamento è in cabina elettorale per dire SI alla LOMBARDIA AUTONOMA.
Dispiace che una celebrazione così importante sia stata snobbata dal comune di Desio, ma oggi non vogliamo fare polemiche, siamo concentrati a festeggiare. Ne parleremo domani.
"Mi auguro che dal prossimo anno il 29 maggio venga celebrato non solo a livello regionale, ma possa entrare definitivamente nelle scuole e nei Comuni": e' questo l'auspicio del vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Fabrizio Cecchetti, che in una nota ha annunciato la presentazione, nei prossimi giorni, di una proposta "per far si' che la Festa della Lombardia diventi una ricorrenza sentita a tutti gli effetti dai cittadini e dalle famiglie lombarde".
"Dopo l'istituzione della Festa della Lombardia, il 29 maggio deve ora fare un salto di qualita' per diventare un momento di coinvolgimento di tutta la comunita' e non solo attimo fuggente nelle cerimonie istituzionali" ha spiegato Cecchetti. "I nostri 1523 Comuni - ha aggiunto - devono anche alla storica battaglia di Legnano la loro sopravvivenza culturale e identitaria. Le scuole, invece, sono il luogo simbolo dove proiettare nel futuro la grande eredita' che ci arriva dalla storia".