Passa ai contenuti principali

Il parcheggio del centro sportivo e le promesse della marinaia Rocco



Ancora una volta l'amministrazione comunale di Desio, guidata dal centrosinistra, si è dimostrata sorda e non all'altezza di risolvere i problemi che affliggono la nostra città. L'ultimo esempio in ordine cronologico di cui vi parliamo è l'episodio accaduto settimana scorsa nel parcheggio di via Agnesi, quello che serve il centro sportivo, il liceo Majorana ed il PalaDesio. Un vero e proprio biglietto da visita desiano per chi arriva dai comuni limitrofi.

Un ragazzo, inciampando, è caduto slogandosi una caviglia. Certo, poteva prestare più attenzione, questo è sicuro. Ma è anche sicuro che quel parcheggio versa in condizioni davvero pessime. Se non credete alle nostre parole, andate a farvi un giro quando avete un po' di tempo. Questo è il biglietto da visita anche per quelle persone che arrivano al Paladesio.

In un recente consiglio comunale, lo scorso 3 novembre, il consigliere Luca Ghezzi (Lega Nord) aveva fatto presente che quel parcheggio avrebbe avuto bisogno di manutenzione. Da parte dell'assessore Emanuela Rocco (PD), che segue i lavori pubblici, era stato risposto - il 23 febbraio, dopo ben oltre tre mesi -  che con l'arrivo della bella stagione si sarebbe proceduto con l'avvio dei lavori. Siamo a fine aprile, ormai la bella stagione è arrivata nonostante la pioggia di oggi. Siamo in primavera inoltrata, e dei lavori promessi non si vede nemmeno l'ombra. Nemmeno sembrerebbero essere in programma.

Ancora una volta l’amministrazione si è dimostrata incapace di recepire le criticità e di risolverle, ma purtroppo a questa situazione i cittadini desiani sono ormai abituati.

PS: l'immagine in alto è di repertorio, scattata a fine ottobre 2016

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.