Tagli orari per l'accesso al pubblico ad alcuni uffici comunali. Dallo scorso 10 aprile Lavori
Pubblici, Catasto, Ecologia e Patrimonio Demanio stanno osservando, in via
sperimentale, un nuovo orario di apertura al pubblico. Ne abbiamo già dato notizia con il post intitolato "L'esperimento di Fantozzi, ridurre gli orari di apertura del comune sperando che la gente non si arrabbi".
Il preavviso alla cittadinanza è stato praticamente nullo, se si pensa che la newsletter comunale ed il sito web abbiano dato questa informazione solo il 7 aprile, tre giorni prima dell'introduzione dei nuovi orari. Un cambio come questo sarebbe dovuto essere comunicato con più anticipo e non all'ultimo momento. Un difetto di comunicazione, ancora, come spesso è successo in passato in altre occasioni e si è verificato ancora questa volta.
I nuovi orari, che obbligano i cittadini a poter recarsi in questi uffici solo la mattina e quasi sempre solo su appuntamento, sono più restrittivi rispetto ai precedenti. Prima, infatti, non era obbligatorio concordare un appuntamento e gli orari di apertura prevedevano anche due pomeriggi alla settimana.
In questo caso non è nemmeno stata rispettata la buona norma di comunicare la durata della sperimentazione dei nuovi orari, che non si sa fino a quando saranno in vigore. Già, siamo in fase di "sperimentazione", dicono dal Muncipio. Ok, ma fino a quando? Sarebbe buona norma indicare la durata della sperimentazione, che in questo caso è da ritenersi prolungata fino a "data da destinarsi".
E' per questo motivo che la Lega Nord ha protocollato una mozione da discutere nel primo consiglio comunale utile, con la quale si chiede di ripristinare i vecchi orari.