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Finanza in comune, indagini in corso. Non sono pettegolezzi come dice il sindaco.



La Guardia di Finanza in comune a Desio. Ancora. Non è una delle solite bufale e nemmeno un "pettegolezzo", come il sindaco Roberto Corti, del Partito Democratico, ha definito questa notizia che ha iniziato a girare mercoledì pomeriggio tra i social network.

"Quando l'ho saputo ha subito chiamato in Comune per assicurarmi che non si trattasse di un falso" - ha raccontato Andrea Villa, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale. "All'inizio mi è stato detto che non era vero, ma dopo pochi minuti, un'altra chiamata mi ha confermato la notizia. La Finanza era stata in comune a chiedere copia di alcuni atti relativi agli anni 2015 e 2016".

Si tratta di atti che il settore dell'urbanistica. Ma con le indagini in corso ed il segreto d'ufficio, è difficile avere informazioni precise. A confermare questa notizia ci ha pensato anche il sindaco, che ancora una volta ci ha regalato pillole di saggezza.
Nell'articolo intitolato "Blitz in comune della fiamme gialle" uscito sul quotidiano "Il Giorno" di ieri, il primo cittadino ha dichiarato che "La Lega si basa come sempre sul pettegolezzo". Il vocabolario Treccani classifica il pettegolezzo come una "Chiacchiera indiscreta e malevola sul conto di qualcuno", ma in questo caso di malevolo non c'è proprio nulla: la Finanza in comune è andata per davvero, e riportare questa notizia - anche se provoca fastidio al sindaco - è solo un dato di fatto.
Sempre lui ha tenuto a precisare che la visita è durata circa un'ora, tempo servito agli agenti per prelevare "cinque o sei atti dall'Ufficio tecnico". O sono cinque o sono sei. Meno pressapochismo, più chiarezza e trasparenza, sopratutto in questi casi, sono fondamentali per non dare adito a pettegolezzi.
Dal racconto del sindaco, tuttavia, sfugge un particolare. "Si tratta tra l'altro di documenti che potevano scaricare dall'albo pretori, visto che sono pubblici, on.line", ha detto. Non si capisce allora, perchè le Fiamme Gialle siano andate fino in comune per chiedere documenti che potevano benissimo stampare dai loro uffici. Forse avevano finito la cartuccia, oppure la visita non si è limitata ad acquisire qualche atto, come lui sostiene.

Intanto le opposizione si sono già sentite, e stanno per chiedere la convocazione straordinaria di un consiglio comunale su questo argomento. Per l'ennesima volta il comune di Desio è sotto indagine. E non regge la difesa provata da Corti, che ha specificato come queste visite siano frequenti per le inchieste su PGT e appalti: negli ultimi sei anni il sindaco è stato lui. E gli atti in questione, del 2015 e 2016, fanno riferimento ad un periodo in cui il sindaco di Desio era (ed è) ancora lui.




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