Quello che è successo venerdì mattina in Catalunya, è solo si quello che, secondo le indiscrezioni, sarebbe solo la prima avvisaglia della linea nuova che il governo Rajoy, in Spagna, sostenuto anche da Ciudadanos e socialisti, intende adottare nei confronti delle rivendicazioni indipendentiste catalane. Ad inizio giornata, erano le sette, alcuni agenti della polizia regionale in borghese hanno suonato alla porta di Montse Venturós, giovane sindaca del comune di Berga, arrestandola e conducendola in tribunale.
Tangenti o corruzione? Nessuno di questi reati sono stati commessi. L'accusa spagnola è quella di non aver ottemperato all'ingiunzione di ritirare l'Estelada, la bandiera catalana, dal balcone del suo municipio. Come se lo stato italiano obbligasse ad un sindaco di ritirare dal proprio Municipio la bandiera della Lombardia. O della regione del comune di cui è sindaco. Assurdo, davvero. Non trovate?
Montse Venturós oggi è indagata per violazione delle leggi dello Stato. Avrebbe più volte disobbedito ai giudici, rifiutando di rilasciare loro dichiarazioni. Il 17 ottobre scorso, dopo essersi rifiutata di comparire in tribunale, aveva scritto una lettera aperta ai suoi concittadini, chiara e precisa su quale fosse la sua volontà: "Ribadisco la mia volontà di non sottrarmi alla sfida con lo Stato. L'indipendenza la conquisteremo dimostrando che la legittimità del voto popolare viene zittita e negata da una legalità che è espressione di una minoranza". L'indipendenza.
L'intera Giunta Comunale aveva espresso il proprio sostegno alla disobbedienza della prima cittadina, che aveva incassato il sostegno di tutti i suoi assessori e consiglieri comunali ad andare avanti sulla giusta strada. La decisione di esporre la bandiera catalana venne adottata in seguito al voto della maggioranza dei consiglieri comunali il 6 settembre del 2012. A difesa della sindaca si sono schierate anche tutte le formazioni regionaliste e indipendentiste catalane.
Anche dalla presidenza dell'assemblea regionale catalana sono arrivati messaggi di sostegno, ma non solo. E questa presa di posizione, non è l'unica a livello istituzionale. A schierarsi, c'è anche la sindaca di Barcellona, Ada Colau, che da Twitter ha espresso il proprio sostegno alla collega Venturós: "Contro la giudiziarizzazione della politica, in difesa della libertà di espressione e della solidarietà municipale: totale appoggio alla sindaca". In alcuni municipi catalani è stata rimossa la bandiera spagnola e innalzata quella catalana in segno di solidarietà con la sindaca di Berga.
Numerose manifestazioni di protesta sono state indette in diverse città e paesi della Catalunya. Nel suo piccolo, anche il blog Desio in Padania sostiene questa battaglia di indipendenza ed autodeterminazione.