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Con il SI alla riforma costituzionale, da Roma decideranno come gestire i nostri ospedali e cosa bruciare nei nostri inceneritori



Il Partito Democratico mente sapendo di mentire. Accusa la Lega Nord di fare propaganda fuorviante con i propri manifesti in Lombardia sul NO al referendum, dove si avvertono i cittadini lombardi dei rischi che la riforma avrebbe su materie di competenza regionale. Tuttavia, nonostante ciò che dicono, i manifesti non sono affatto fuorvianti.
La (pessima) riforma costituzionale di Renzi toglierebbe una lunga serie di competenze alle Regioni, riservando allo Stato l’ultima parola su ogni materia grazie alla clausola di supremazia. Anche su tutto ciò che riguarda la sanità. Il rischio concreto che si corre, è quello che sia Roma a decidere come gestire gli ospedali lombardi, che tariffe applicare per le prestazioni, quanto far pagare i ticket e via dicendo, rischiando di trasformare l’eccellenza della sanità lombarda, la migliore a livello europeo e senza un euro di deficit, nella mediocrità della sanità di molte Regioni del meridione.
Del resto, proprio in questi giorni, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, va ripetendo che con la riforma 'per quanto riguarda la salute ci saranno più competenze a livello statale e una maggiore capacità di incisione sul controllo e sulle linee di indirizzo' e ha confermato che saranno di competenza statale anche questioni come le liste di attesa e le applicazioni delle linee guida. Non vogliamo nemmeno immaginare come potrebbero essere delle liste d'attesa gestite direttamente da Roma. Se già ad oggi ci sono delle criticità, figuriamoci dopo.
Sempre attraverso la clausola di supremazia il Governo centrale può decidere di inviare la ‘munnezza’ di Napoli, magari zeppa di rifiuti tossici della ‘Terra dei fuochi’, nei nostri inceneritori, impestando ulteriormente la nostra aria.
"I cittadini lombardi devono votare NO al referendum per non avere una Regione svuotata dei propri poteri, per non avere un livellamento dei servizi sanitari regionali verso il basso, togliendo l'eccellenza alla Lombardia per uniformarla ai sistemi sanitari di regioni del Mezzogiorno dove i bilanci sono perennemente in rosso e i servizi erogati a volte sono da terzo mondo e per non essere intossicati dai miasmi dei rifiuti tossici della Terra dei Fuochi che da Roma farebbero smaltire nei nostri inceneritori. Fuorviante è sostenere il contrario, mentendo sapendo di mentire ai cittadini, come fa il Partito Democratico": questo è il commento di Paolo Grimoldi, segretario nazionale della Lega Lombarda.

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