Dagli ultimi dati ufficiali emerge quanto la situazione dell'accoglienza dei migranti sia al collasso. In Lombardia siamo a quota 23.000 richiedenti asilo, pari al 13% del dato complessivo.
In particolare nella provincia di Monza e Brianza, dal 2014 ad oggi, sono arrivati 3114 migranti. Di questi 1128 sono spariti nel nulla per "allontanamento volontario" e vivono nella totale clandestinità; 1658 sono ospitati secondo il sistema SPRAR sul nostro territorio provinciale, di questi però solo 19 hanno ottenuto lo status di rifugiato. Gli altri NO.
Ma ad avere bisogno di aiuto non ci sono solamente i richiedenti asilo in attesa di sapere se sono effettivamente profughi oppure no. Ci sono anche tanti cittadini desiani che sono meritevoli di attenzioni, come abbiamo già parlato nell'articolo sulla condizione delle case popolari di via Pallavicini.
Le risorse sono limitate e l'amministrazione comunale di Desio ha più volte dichiarato di essere disponibile ad accogliere ulteriori migranti. Al momento non si conosce il numero preciso di richiedenti asilo presenti nella nostra città, e nemmeno dove siano alloggiati. Così come un quadro completo d'insieme manca. Ci ha pensato Greta Lo Re, consigliere comunale della Lega Nord, a far luce su questo argomento nel corso del consiglio comunale di lunedì 17 ottobre, chiedendo direttamente al sindaco. Che ha risposto con la consueta ambiguità, dicendo che le risorse impiegate non sono sottratte ai desiani. Secondo lui sarebbero solo 6 i profughi ospitati a Desio, ma basta essere presenti in città per capire che la realtà è diversa. E conferma che in via Partigiani ne arriveranno altri
I dati sul numero di profughi in provincia di Monza e Brianza sono stati chiesti direttamente alla Prefettura dal consigliere provinciale Andrea Villa. I dati forniti, però, tengono conto dei valori su scala provinciale e sulle zone in cui è divisa la provincia, non facendo una fotografia della realtà di ciascun comune. I dati relativi a Desio, sono stati chiesti all'ufficio di competenza in comune che, tuttavia, rimanda alla Prefettura e dice di non essere a conoscenza di questo dato. Forse qualcuno vorrà nascondere qualcosa? Ci auguriamo di no.