Il presidente Roberto Maroni |
Il governo ci ha preso in giro: Equitalia non chiude, cambia solo nome. In Lombardia invece l'abbiamo eliminata davvero, perchè noi siamo gente seria. E perchè il presidente Roberto Maroni ha mantenuto la parola data.
Renzi ci ha preso gusto a prendere in giro gli italiani, ma soprattutto i lombardi. Dopo la retromarcia sul contante, ora il governo fa l'ennesimo passo indietro e ci ripensa: non si potranno più rottamare le cartelle Equitalia relative alle multe che costituiscono la grandissima parte delle sanzioni. Come se questo non bastasse la tanto odiata agenzia di riscossione credito non chiude come aveva promesso, ma cambia solo nome e continuerà a succhiare il sangue ai cittadini come ha sempre fatto. Ne abbiamo parlato in questo articolo. Renzi a quanto pare pensa che la gente sia stupida e continui a credere ai suoi finti spot elettorali in vista del referendum del 4 dicembre prossimo. Questa volta andrà male a Renzi: si puo' ingannare una persona per molto tempo, tante persone per poco tempo, ma mai un popolo intero per molto tempo. E questo vale anche per il presidente del consiglio.
Ma torniamo alla nostra Lombardia, che è stata la prima e (forse) anche unica regione a salutare Equitalia. A partire dal 15 settembre scorso la riscossione dei tributi di competenza regionale è stato affidato ad un nuovo concessionario non più centralizzato a Roma. Questo significa una riduzione dei costi per la Regione, una riduzione delle spese per i contribuenti e, cosa non di poco conto, un rapporto diretto con i cittadini e le imprese, più rispettoso e attento alle esigenze individuali.
"In Lombardia cancelliamo la cartella esattoriale e la sostituiamo con l'avviso bonario", ha spiegato Roberto Maroni. La differenza, ha precisato, sta nel fatto che con questo sistema, "si avvisano i cittadini che non hanno pagato un tributo. Se il motivo e' perché non possono a causa di problemi, la Regione, che ha tutto l'interesse a incassarequanto le e' dovuto, sarà disposta a ad andare loro incontro, tramite la rateizzazione o altre formule. Per noi i Lombardi sono prima cittadini e poi contribuenti".
Il presidente della Lombardia, ha chiarito che questo nuovo modello di riscossione, riguarderà i soli tributi regionali, perché sugli altri la Regione non ha potere di intervenire, purtroppo. "Voglio un fisco umano, che colpisca gli evasori veri ma abbia comprensione per chi vive delle reali difficoltà", ha ribadito, aggiungendo che il nuovo sistema scelto dalla Lombardia avrà anche altri vantaggi: "Il primo e' una riduzione dell'aggio, cioè quanto la Regione paga al concessionario. Prima era l'8% ora e' il 5,9%. Questo vuole dire più soldi per la Regione e una riduzione dei costi per i cittadini".