Basta con Equitalia, in Lombardia abolite le cartelle esattoriali. Maroni: "Per noi il cittadino viene prima"
Questa mattina Roberto Maroni, il Presidente della Lombardia, è intervenuto alla trasmissione 'Mattino 5', su Canale5, a proposito dell'abbandono di Equitalia. Nel corso dell'intervista ha detto chiaramente che "In Lombardia il cittadino viene prima della riscossione del tributo". Ecco in sintesi alcuni passaggi.
DISTINGUERE TRA CHI EVADE E CHI È IN DIFFICOLTÀ - Bisogna distinguere fra chi è un evasore vero e chi si trova in un momento di particolare difficoltà, magari dovuta alla perdita del lavoro o ad altre circostanze contingenti. Chi vuole frodare il fisco deve essere colpito. Ma un'impresa, o una persona in difficoltà, non può essere fatta fallire, né può essere cacciata di casa se non può pagare un tributo.
STOP CARTELLE ESATTORIALI - In Lombardia cancelliamo la cartella esattoriale e la sostituiamo con l'avviso bonario: la differenza sta nel fatto che, con questo sistema, si avvisano i cittadini che non hanno pagato un tributo. Se il motivo è perché non possono a causa di problemi, la Regione, che ha tutto l'interesse a incassare quanto le è dovuto, sarà disposta ad andare loro incontro, tramite la rateizzazione o altre formule. Per noi i Lombardi sono prima cittadini e poi contribuenti.
TRIBUTI REGIONALI E RIDUZIONE COSTI - Questo nuovo modello di riscossione riguarderà i soli tributi regionali, perché sugli altri la Regione Lombardia non ha potere di intervenire. Il nuovo sistema scelto dalla Lombardia avrà anche altri vantaggi: il primo è una riduzione dell'aggio, cioè quanto la Regione paga al concessionario. Prima era l'8% ora è il 5,9%. Questo vuole dire più soldi per la Regione e una riduzione dei costi per i cittadini.
FISCO AMICO - Voglio un fisco umano, che colpisca gli evasori veri, ma abbia comprensione per chi vive delle reali difficoltà. Con l'addio a Equitalia, voglio creare in Lombardia un modello di fisco amico dei cittadini, che poi Renzi può copiare ed esportare in tutta Italia.