I dati che emergono dall'ultimo rapporto della Ragioneria Generale dello Stato, circa la spesa pubblica pro capite, confermano la necessità improcrastinabile del referendum per una maggiore autonomia della Lombardia; per lo Stato italiano i lombardi sono i cittadini che valgono meno.
Paghiamo più di tutti, con un residuo fiscale da capogiro, e paradossalmente siamo coloro che ricevono meno. Se guardiamo al dato ripartito per cittadino infatti, che poi rappresenta quello maggiormente aderente alla realtà, si scopre, in verità senza troppe sorprese, che la Lombardia rappresenta il fanalino di coda della classifica, con 2.265 euro a testa, preceduta dalle altre ‘grandi regioni’ del Nord, a fronte di una media nazionale di 3.600 euro per abitante che tornano sul territorio in termini di servizi da parte dello Stato. Sul versante opposto, sono presenti le Regioni a Statuto speciale. Le Provincie autonome di Trento e Bolzano si piazzano alla testa con, rispettivamente, 7.600 e 8.900 euro pro capite, seguite dalla Valle d’Aosta (7.475 euro) e a poche posizioni da Sardegna (5.101 euro) e Sicilia (4.282 euro).
Queste cifre misurano la considerazione che il Governo centrale ha nei confronti della nostra regione. L’unica possibilità che abbiamo per cambiare questa situazione è il referendum per una maggiore autonomia. Soltanto con la forza del voto popolare potremo trattare in condizioni di forza con lo Stato centrale.
Massimiliano Romeo
Capogruppo Lega Lombarda - Lega Nord
Consiglio regionale della Lombardia