Passa ai contenuti principali

La Lombardia diventerà la discarica d'Italia, rifiuti di tutti negli inceneritori. E' possibile che arrivino anche a Desio



Il Governo in cui il Partito Democratico è il partito di maggioranza si è accordato con le Regioni governate dal Pd ed insieme hanno deciso che dovrà essere la Lombardia a smaltire i rifiuti di tutti. Nella nostra regione, e forse anche a Desio, arriveranno da smaltire i rifuti che provengono da zone che non sanno che cosa sia un inceneritore e neppure la raccolta differenziata. Ovviamente, e di questo ne siamo quasi sicuri, non ci sarà un sindaco di sinistra, in Lombardia, che oserà mettersi di traverso al proprio Governo e dire NO per tutelare la salute dei propri cittadini e del proprio territorio. Compreso Roberto Corti, sindaco di Desio. Lo diciamo a ragion veduta, perché nel consiglio comunale dello scorso 26 novembre, quando si è parlato di questo argomento, tutto il centrosinistra ha votato contro un documento che chiedeva al sindaco di opporsi a questa ipotesi. Dubitiamo che il sindaco, sempre più debole dopo avere cacciato l'assessore Smorta ed occupato a tenere insieme i pezzi di una coalizione che si sta squagliando, abbia la forza e la voglia di schierarsi contro i vertici del suo partito. Soprattutto se anche da Roma, dove il PD desiano conta sulla presenza della senatrice Lucrezia Ricchiuti, manca la voglia di contrastare questa folle decisione di riempire la Lombardia di rifiuti che provengono dalle altre regioni. La dichiarazione che vi riportiamo è proprio della Ricchiuti ed è riferita alla sua votazione favorevole al decreto Sblocca Italia
“Cosa volete che vi spieghi? Che ho votato la fiducia e con essa un provvedimento che peggio di cosí non si può?’ Che io e Mineo avevamo deciso di non votare ma che dopo pressioni e telefonate che ci invitavano a votare perché i numeri non c’erano e perché non ci potremmo permettere di far cadere il governo adesso".
A questo punto è inutile che i sindaci di sinistra continuino a discutere di emergenza smog, di misure per limitare il traffico o di abbassare le caldaie, perché con l’arrivo di migliaia di tonnellate di rifiuti dal sud saranno i nostri inceneritori a impestare del tutto la nostra aria, con le scorie dei rifiuti smaltiti, e a farci soffocare. Una decisione, che l'on Paolo Grimoldi (Lega Nord) definisce "Una vigliaccata verso il nostro territorio e i nostri cittadini, decisa dal Pd a Roma con il complice silenzio-assenso dei suoi sindaci in Lombardia". Corti compreso.

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.