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Il Municipio trasformato in una casa del popolo. A quando anche la cucina per le salamelle?

Da una parte, ieri, sul blog Made in Desio del giornalista Alessandro Crisafulli, viene pubblicato che il sindaco Roberto Corti convoca "settimanalmente la RIUNIONE DEL PROPRIO STAFF ELETTORALE DEL PARTITO DEMOCRATICO presso la Sala Giunta del Palazzo Municipale".

L'aula consiliare

Appena appresa questa notizia, la Lega Nord di Desio, tramite il proprio profilo Facebook, ha chiesto che a tutti i partiti politici, associazioni e comitati venga data la possibilità di riunirsi in comune. Del resto, il Municipio è la casa di tutti i desiani ed al suo interno non dovrebbe essere un problema ricavare una sala riunioni da mettere a disposizione per questo genere di attività, organizzando un calendario di utilizzo da parte di chi ne facesse richiesta. In passato, richieste informali di trovare locali ad uso dei gruppi consiliari sono state respinte. 

Uno screenshot del blog Made in Desio

Noi non lo sappiamo se davvero il PD abbia mai fatto riunioni di partito in comune o si tratti solo di illazioni prive di fondamento. Di certo, se fosse vero sarebbe una procedura non proprio corretta. Tuttavia, non vediamo il motivo per cui la notizia dovrebbe non corrispondere a realtà: se è stata data e pubblicata sul blog di un giornalista autorevole come Crisafulli, crediamo che non manchi un fondo di verità. Davanti a questo, però, appare esagerata la reazione del sindaco, che anche lui si affida a Facebook.  Da poche settimane - casualmente con l'inizio della campagna elettorale - ha iniziato anche lui ad utilizzare questo social network. Prima non lo faceva mai. 
"Si tratta di persone che lo fanno gratuitamente e che permettono ai desiani di essere più informati. Si polemizza sul fatto che ci troviamo in comune, come se in comune ci si possa trovare solamente se c’è un contratto d’addetto stampa pagato dai desiani , magari 20.000€ come succedeva anni fa".
Quindi sì, leggendo questa frase si capisce che effettivamente Corti svolga in comune le riunioni del proprio staff elettorale, anche se lui preferisce non chiamarlo così. Se questo staff, o meglio se queste "persone che lo fanno gratuitamente e che permettono ai desiani di essere più informati" siano anche iscritte al PD o ad altri partiti del centrosinistra non lo sappiamo. Ma lo presumiamo. Sappiamo, ed è il sindaco stesso a dirlo, che si prestano gratuitamente, come solitamente fanno i militanti di tutti i partiti. E sappiamo che queste riunioni effettivamente avvengono. Ogni militante cerca di informare i cittadini sulle attività del proprio partito e dei suoi rappresentati, compreso Roberto Corti per il Partito Democratico. 

Ma confondere l'attività istituzionale con quella politica è qualcosa di assolutamente grave e non proprio eticamente corretta. Ed uno staff elettorale non è certamente uno staff istituzionale, di cui il comune di Desio, tramite l'ufficio URP - Comunicazione e l'ufficio stampa è già dotato. Altrimenti, uno staff istituzionale ed ufficiale, per esistere, avrebbe bisogno di una delibera che lo istituisce con tanto di nomi, cognomi e compensi (anche se fossero zero) dei collaboratori. Ma di questo non c'è traccia. Ecco perché siamo portati a pensare che la versione di Crisafulli sia corretta.

E per questo quindi, essendo il comune la casa di tutti i desiani, sarebbe giusto offrire a tutti movimenti politici, associazioni e comitati la possibilità di riunirsi in Municipio. Non solo al partito di maggioranza ed al quale il sindaco è iscritto, ma a tutti. Questa è democrazia, compresa quella di dare un compenso - come è avvenuto in passato - ad un addetto stampa del comune, con una paga non di certo da nababbo. Altrimenti è solo arroganza, come quella di coprire le proprie pecche spostando l'attenzione su episodi passati. L'ultima volta che il comune ha scelto di dotarsi si un addetto stampa è stato nel 2008. Ci sembra un piccolo paragone per chi si crede un grande sindaco.



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