Il Consiglio regionale della Lombardia è stato in prima linea per sostenere le iniziative di sensibilizzazione legate alla Giornata mondiale contro l’Aids, che si è celebrata il 1 dicembre scorso.
Come deciso dall’Ufficio di Presidenza, su proposta del Vice Presidente Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), Palazzo Pirelli è stato illuminato con la scritta “Stop Aids”, composta sulla facciata del grattacielo in piazza Duca d’Aosta.
Analoghi messaggi sono stati composti sui pannelli elettronici posti all’ingresso e all’interno del Consiglio regionale. In occasione della seduta d’Aula di martedì scorso, invece, sono stati ricordati temi e dati legati alla Giornata mondiale contro l’Aids e distribuiti i fiocchetti rossi, simbolo dell’iniziativa, a tutti i Consiglieri regionali.
“Quella del Consiglio regionale è una campagna di civiltà, di sensibilizzazione e soprattutto di prevenzione – spiega il Cecchetti - La Lombardia e Milano a livello nazionale vantano il preoccupante primato per nuove diagnosi Hiv, eppure nel sentire comune c’è la convinzione che di Aids non ci si ammali o si muoia più. Nella nostra regione, invece, sono in trattamento antivirale 26 mila pazienti, 12 mila dei quali residenti a Milano. A questi vanno aggiunti almeno altrettanti sieropositivi che non sono consapevoli di aver contratto il virus: in totale parliamo di oltre 50mila casi in Lombardia”.
L’84% delle nuove infezioni da Hiv avviene a seguito di rapporti sessuali non protetti, per questo motivo vanno potenziate le campagne tra i giovani per sensibilizzarli ad usare il preservativo.
La Lombardia è la regione con il più alto numero di sieropositivi, se ne stimano infatti oltre 50mila tra i casi accertati e quelli che invece non sono consapevoli di aver contratto il virus. Nel solo 2014 più di 500 giovani lombardi hanno scoperto di avere il virus del Hiv. E’ quindi necessario potenziare le campagne di prevenzione per sensibilizzare i giovani a usare il preservativo e a proteggersi durante i rapporti. Per questo motivo è importante che anche nei comuni venga svolta attività di prevenzione. Purtroppo lo scorso 1 dicembre, il comune di Desio - come spesso accade - si è distinto per la sua insensibilità verso un tema così importante, i cui numeri sono preoccupanti ed impietosi. Un'altra occasione mancata, che poteva essere motivo di dibattito e consapevolezza. Un'amministrazione attenta avrebbe organizzato qualcosa, anche solo di simbolico. Invece nulla. Non un segnale nemmeno dal profilo Facebook del comune, dagli assessorati di competenza.
La Lombardia è la regione con il più alto numero di sieropositivi, se ne stimano infatti oltre 50mila tra i casi accertati e quelli che invece non sono consapevoli di aver contratto il virus. Nel solo 2014 più di 500 giovani lombardi hanno scoperto di avere il virus del Hiv. E’ quindi necessario potenziare le campagne di prevenzione per sensibilizzare i giovani a usare il preservativo e a proteggersi durante i rapporti. Per questo motivo è importante che anche nei comuni venga svolta attività di prevenzione. Purtroppo lo scorso 1 dicembre, il comune di Desio - come spesso accade - si è distinto per la sua insensibilità verso un tema così importante, i cui numeri sono preoccupanti ed impietosi. Un'altra occasione mancata, che poteva essere motivo di dibattito e consapevolezza. Un'amministrazione attenta avrebbe organizzato qualcosa, anche solo di simbolico. Invece nulla. Non un segnale nemmeno dal profilo Facebook del comune, dagli assessorati di competenza.